Andolfato: "Innovare l’edilizia per costruire il futuro" |
Umberto Andolfato
“Innovare l’edilizia per costruire il futuro”
di Chiara Chierchini

Il settore delle costruzioni si trova al centro della transizione energetica: una trasformazione epocale che sta ridefinendo il presente e il futuro. Come formare le nuove generazioni di professionisti pronti a guidare questo cambiamento? Nuova Energia lo ha chiesto a Umberto Andolfato, preside dell’Istituto Carlo Bazzi
La sostenibilità, la decarbonizzazione e la riduzione dei consumi non sono solo temi di tendenza: sono sfide globali che stanno ridefinendo il nostro futuro. E il settore delle costruzioni, così radicato nella tradizione, si trova ora al centro di questa trasformazione epocale.
Per capire come formare le nuove generazioni di professionisti pronti a guidare questo cambiamento, Nuova Energia ha incontrato Umberto Andolfato, preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico CAT Carlo Bazzi di Milano, un luogo in cui tradizione e innovazione si intrecciano per costruire le basi di un’edilizia sostenibile.
L’Istituto Carlo Bazzi vanta una lunga e prestigiosa tradizione. Come si è evoluto per rispondere alle nuove esigenze del settore edile?
L’Istituto Bazzi ha oltre 150 anni di esperienza nella formazione nel settore edile. La nostra forza risiede nel profondo rapporto con l’industria delle costruzioni, che ci permette di adattarci costantemente alle esigenze del mercato e alle competenze richieste. In questa prospettiva, negli ultimi anni abbiamo dato priorità all’apprendimento interdisciplinare, creando unità didattiche che integrano diverse materie verso un obiettivo comune.
Può farci qualche esempio?
Integriamo le pratiche di costruzione sostenibile in varie discipline, invece di insegnarle in modo isolato. Siamo attivamente coinvolti in collaborazioni internazionali tramite progetti Erasmus+, esponendo i nostri studenti alle migliori pratiche a livello globale. Tra i tanti, ricordo un progetto innovativo svolto presso l’IES Calvià di Palma di Maiorca, in cui i nostri ragazzi si sono messi alla prova in una sfida speciale: osservare, rilevare e analizzare gli spazi esterni della scuola ospitante, raccogliere le esigenze della comunità scolastica e proporre una nuova progettazione. Un’esperienza pratica e creativa che ha richiesto loro di applicare a pieno le competenze apprese a scuola. Inoltre, abbiamo potenziato l’uso di strumenti digitali in tutte le materie, assicurandoci che i nostri studenti siano preparati con le tecnologie e le simulazioni più avanzate nella gestione e progettazione di opere edili. Insomma, il nostro sguardo è rivolto al futuro; dobbiamo preparare gli studenti a un settore, quello delle costruzioni, che sta già evolvendo rapidamente. Incoraggiamo la sperimentazione e l’adozione di approcci innovativi, ogni qual volta possibile.
La collaborazione con il settore industriale è fondamentale per una formazione pratica e all’avanguardia. Quale ruolo rivestono le aziende nel percorso formativo dei vostri studenti?
La partnership con il settore delle costruzioni è essenziale. La bilateralità - che si caratterizza in una governance che vede coinvolti nel nostro Consiglio di amministrazione i rappresentanti sia delle imprese di costruzione sia dei sindacati edili – fornisce un supporto finanziario fondamentale; ma ancor più importante è il coinvolgimento attivo delle aziende in diversi momenti dell’anno scolastico: visite guidate ai cantieri, workshop tenuti da professionisti del settore e tirocini PCTO (l’ex alternanza scuola lavoro). I nostri ragazzi riescono così a coniugare gli apprendimenti teorici acquisiti in aula con la pratica operativa per la realizzazione delle opere: è questo un elemento qualificante dell’offerta formativa del Bazzi rispetto a quella erogata dagli altri Istituti dello stesso Indirizzo.[...]
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