Così gli italiani si muovono tra i problemi della mobilità |
![]() La maggior parte degli italiani crede che, se solo si volesse, ci sarebbe una semplice cura a portata di mano. Una sorta di vaccino universale, in grado di risolvere ogni problema, di sciogliere le code ai caselli, di fluidificare il traffico, di ridurre i rischi. È la cura del ferro. Il sostegno alla “terapia della rotaia” è emerso, quasi all’unanimità, durante la decima edizione del salone Ecomondo. Nuova Energia ha sottoposto a un campione di 263 visitatori un breve questionario, incentrato sui problemi della viabilità. Quattro gli elementi presi in esame: le soluzioni suggerite per risolvere i problemi della congestione autostradale; le ragioni per cui, negli ultimi due anni, si è percorso un’arteria autostradale; il mezzo utilizzato per recarsi in fiera; l’auto dei proprio sogni. In parte il sondaggio riprendeva elementi già affrontati nell’estate 2006 in una precedente inchiesta (Nuova Energia numero 4-2006) che si era poi meritata un titolo emblematico: All’auto non ci rinuncio. Vale la pena ricordare che Ecomondo si presenta come l’unico ap-puntamento per la produzione di energia da fonti rinnovabili, il rispar-mio e l’efficienza energetica, la valorizzazione dei rifiuti, la mobilità sostenibile e l’idrogeno. Era quindi legittimo attendersi dal pubblico una particolare sensibilità e coscienza del problema. Molti, in effetti, gli spunti emersi nelle risposte degli appassionati e dei curiosi della materia. LA COLPA È QUASI TUTTA DEI BISONTI... Le occasioni di riflessione forse più stimolanti derivano dalla seguente domanda, che prevedeva la possibilità di fornire più di una risposta: Come risolveresti i problemi di congestione delle autostrade italiane? La convinzione in assoluto più diffusa è quella di poter porre rimedio alla questione traffico spostando il trasporto merci su rotaia (33,2 per cento degli interpellati). [...] L'articolo completo non è disponibile on-line. |