Carburanti, la rete italiana sulla strada dell'evoluzione |
di Dario Cozzi La rete italiana di distribuzione carburante sta cambiando pelle. Qualcuno forse sperava in una muta rapida e indolore, capace di restituire in pochi mesi una livrea tutta nuova, una forma smagliante... e senza smagliature. Le cose, in realtà, sono andate diversamente; il processo è ancora in atto, i margini di miglioramento restano per molti versi elevati. "L'Italia è nel novero de Paesi a mercato cosiddetto maturo - commenta l'ingegner Giuliano Billi, consigliere di amministrazione di Tamoli Petroli, una delle compagnie in assoluto più dinamiche e motivate in questa fase di cambiamento - I volumi venduti si sono stabilizzati e questo tende ad evidenziare le debolezze della rete italiana. Prima fra tutte, la polverizzazione dei punti di distribuzione".
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