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Energia, breve storia della risorsa più controversa |
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Energia, breve storia della risorsa
più controversa
di Alessandro Lanza

Non solo l’energia ha disegnato il nostro passato ma, in tutta evidenza, disegnerà anche il nostro futuro. E lo disegnerà in un modo totalmente diverso. Conclusioni (senza giungere ad alcuna conclusione) su un secolo di storia dell’energia in Italia
Tentare di esplorare un secolo di storia di una nazione attraverso un argomento come l’energia può aprire più spazi di discussione rispetto a quante ne chiuda.
Che il tema dell’energia continuerà anche in futuro a essere una presenza costante è una facile previsione: forse dovremmo cercare di concentrarci sui punti più complessi e dibattuti.
Il cambiamento climatico domina indiscutibilmente i nostri pensieri. Tecnologie, costi, comportamenti delle aziende e dei consumatori sono elementi fondanti, così come dobbiamo aspettarci che l’atteggiamento dei Paesi possa variare a seconda delle circostanze. Un punto dovrebbe essere fermo: nulla ha valore se non controlliamo le emissioni di CO2.
I rischi per il nostro pianeta sono alti e non si tratta di essere pessimisti, ma di avere una visione realistica e di cercare soluzioni che offrano risposte alle differenti esigenze: da un lato, i Paesi industrializzati che possono permettersi di pagare una parte del conto e che soffriranno meno degli impatti climatici, sia per motivi geografici sia economici, in quanto più capaci di adattarsi tecnologicamente; dall’altro, i Paesi più vulnerabili, come quelli in Africa subsahariana, meno preparati a difendersi.
Oltre alla fragilità di queste aree, dobbiamo considerare l’ampiezza del fenomeno migratorio ipoteticamente connesso verso l’Europa, a causa degli impatti climatici, che potrebbe avere effetti devastanti nei prossimi venti o trent’anni. La migrazione climatica, che è già una realtà per milioni di persone, porta significative conseguenze per la sicurezza, la stabilità e il rispetto dei diritti umani a livello globale.
Rispetto alla generazione di elettricità, possibile anche da fonti rinnovabili ma difficile da immagazzinare, i combustibili fossili sono più semplici da stoccare e trasportare. Le politiche dell’UE hanno fissato obiettivi ambiziosi per favorire il passaggio a fonti sostenibili; tuttavia, esistono ostacoli logistici, economici e normativi che limitano la nostra capacità di sfruttare appieno questo potenziale. L’Europa si trova di fronte alla sfida di sviluppare abbastanza capacità per catturare queste fonti di energia e trasformarle in elettricità accessibile.
Il sistema energetico del futuro dovrà essere resiliente, flessibile e capace di adattarsi agli inevitabili impatti del cambiamento climatico. La transizione implica anche una rete capace di gestire una crescente produzione da fonti rinnovabili, garantendo la distribuzione di energia agli utenti finali.
Conclusioni senza giungere ad alcuna conclusione
La prima conclusione è evidente. Non solo l’energia ha disegnato il nostro passato ma, di tutta evidenza, disegnerà anche il nostro futuro. E lo disegnerà in un modo totalmente diverso. Fra venti o trenta anni si parlerà di rinnovabili, idrogeno, fusione nucleare, cattura della CO2 direttamente dall’atmosfera.
Ancora di più si parlerà di quello che per ora non sappiamo, di quello che sarà disponibile per l’umanità. Si parlerà sicuramente di politica, di accordi, di difficoltà che vedranno comunque l’energia al centro dell’arena. [...]
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