Efficienza energetica degli edifici pubblici, quanto mi costi? |
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Efficienza energetica degli edifici pubblici, quanto mi costi?
di Francesca Talamo, RSE - Ricerca sul Sistema Energetico, Gruppo Efficienza Energetica

Nella monografia I consumi della Pubblica Amministrazione. Soluzioni e impatti economici per edifici pubblici più efficienti RSE analizza la dimensione del tema e fornisce possibili soluzioni di efficientamento del patrimonio edilizio della PA, valutandone i relativi impatti nella logica costi-benefici. Un estratto
Il settore delle costruzioni ha un compito decisivo nel raggiungimento degli obiettivi europei di sostenibilità, efficienza energetica e riduzione delle emissioni di carbonio, contribuendo alla transizione verso un’economia e una società climaticamente neutre entro il 2050.
In questo percorso il settore della Pubblica Amministrazione (PA) giocherà un ruolo importante che l’Europa, come ribadito nella Direttiva Efficienza Energetica (EED III), (UE) 2023/1791, definisce essere esemplare, «per stimolare la trasformazione del mercato verso prodotti, edifici e servizi più efficienti, nonché per indurre cambiamenti di comportamento dei cittadini e delle imprese relativamente al consumo di energia».
In Europa la PA è responsabile di circa il 5-10 per cento del consumo totale di energia finale, con una spesa a carico delle finanze pubbliche nell’ordine di 1.800 miliardi di euro l’anno, pari a circa il 14 per cento del prodotto interno lordo dell’Unione stessa. L’impegno, dunque, è quello di efficientare e riqualificare il patrimonio edilizio, per concorrere alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra, ma anche per migliorare la qualità dell’ambiente interno, la vita delle persone, la comodità degli edifici pubblici e, non ultimo, per favorire la riduzione delle spese pubbliche, liberando risorse da destinare ad altri fini.
Il patrimonio edilizio della PA: descrizione del contesto
La Direttiva EE richiede che ogni Stato Membro assicuri di conseguire, ogni anno, un volume di risparmi energetici negli edifici degli enti pubblici almeno equivalente a quello che si otterrebbe se si trasformasse il 3 per cento annuo della superficie della PA in edifici a emissioni zero (o quanto meno in edifici a energia quasi zero - Nearly Zero Energy Building NZEB).
RSE considera che tale risparmio di energia finale annuo debba essere pari a circa 72 ktep, che rappresenta, quindi, il valore target alla base delle varie strategie di azione, a fronte di una stima della superficie della PA elegibile ai sensi della direttiva pari a circa 200 milioni m2. La questione - aperta e analizzata nella monografia della collana RSEview I consumi della Pubblica Amministrazione. Soluzioni e impatti economici per edifici pubblici più efficienti - è quale possa essere l’approccio più opportuno per raggiungere tale risultato, ovvero quale sia la misura in grado di meglio risolvere e ottimizzare una serie di vincoli e di parametri al contorno.[...]
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