COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
Trasporti, servono brevetti per spingere l’eco-innovazione Stampa E-mail

Trasporti, servono brevetti
per spingere l’eco-innovazione

di Romolo Consigna Tokong, Fondazione Eni Enrico Matei


Per decarbonizzare i trasporti stradali occorrono nuove soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale, intervenendo sulla motorizzazione dei mezzi e sui vettori che li alimentano. Stato dell’arte della propensione brevettuale nel settore dei trasporti nella UE27

Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide globali più urgenti del nostro tempo. Il settore dei trasporti, tra i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra, necessita una trasformazione radicale per ridurre il proprio impatto ambientale.

Sebbene le emissioni nette di gas serra nell’Unione Europea, come attesta l’Agenzia Europea per l’Ambiente, siano diminuite di quasi il 37 per cento tra il 1990 e il 2023, nel solo settore del trasporto stradale, tuttavia, le cose sono più complesse: le emissioni sono state superiori di circa il 26 per cento rispetto al 1990 e rischiano di non tenere il passo di altri comparti. Uno scenario che evidenzia la necessità di intervenire non solo sui chilometri percorsi, ma anche sui mezzi utilizzati e sulle fonti energetiche che li alimentano.

In questo contesto, l’eco-innovazione - ossia l’innovazione sostenibile - emerge come un elemento chiave per trasformare il settore, offrendo soluzioni più efficienti e, dunque, meno impattanti. Gli obiettivi finali sono quelli di ridurre l’impatto ambientale con un uso più efficiente e responsabile delle risorse naturali.

Tra le strategie promettenti si annoverano l’elettrificazione del trasporto, lo sviluppo di biocarburanti avanzati e l’introduzione di carburanti sintetici. In questo articolo si approfondisce lo stato dell’arte della propensione brevettuale nel settore dei trasporti nella UE-27, con un focus sulle caratteristiche delle aziende impegnate nell’eco-innovazione in Italia.

Mobilità sostenibile, la dinamica dei brevetti
Nell’ottica di decarbonizzare il settore dei trasporti (impresa molto ardua) emerge indispensabile agire qualitativamente sulla domanda di mobilità, considerando la complessità di un intervento strutturale sul lato della quantità. Ciò significa intervenire sulla motorizzazione dei mezzi e sui vettori energetici che li alimentano, adottando soluzioni nuove e innovative in grado di ridurre l’impatto ambientale.[...]

PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO ABBONATI ALLA RIVISTA

© nuova-energia | RIPRODUZIONE RISERVATA

 
© 2005 – 2025 www.nuova-energia.com