Rinascimento elettrico: non sono i paurosi a guidare il cambiamento |
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Rinascimento elettrico: non sono i paurosi
a guidare il cambiamento
di Roberto Napoli, professore emerito di Sistemi Elettrici, Politecnico di Torino e Consigliere Ordine Ingegneri Provincia di Torino

Nucleare modulare intrinsecamente sicuro, intelligenza artificiale, fonti rinnovabili, accumuli sono solo alcuni degli ingredienti per una vera svolta nella direzione del liberismo economico. Ma occorre semplificare
È quasi pleonastico dire che siamo in un momento di svolta. La transizione energetica è fra i fattori più potenti che impongono un cambio di direzione. Le svolte riflettono l’evoluzione della società, dei valori e delle aspirazioni umane. Questi eventi non sono mai il risultato di una causa unica, ma una combinazione di fattori sociali, culturali, economici e politici, che si intrecciano, portando la storia in direzioni nuove e a volte inaspettate.
Le svolte di questo tipo arrivano quando si è colpiti da una crisi che non si comprende appieno e non si sa bene come affrontare. Si arriva a un bivio e non si sa bene che direzione prendere. Nel panorama della transizione energetica ci sono molti elementi contrastanti, di dubbia e difficile decifrazione: la crisi climatica, le tensioni geopolitiche, i grandi cambiamenti sociali ed economici, le innovazioni tecnologiche, ma la lista è assai lunga.
Sembrano tutte cose nuovissime, in realtà siamo semplicemente di fronte a fenomeni già ben sperimentati in passato, ovviamente in forme diverse. La crisi ci costringe a ripensare ciò che conta davvero per sopravvivere: salute, solidarietà (famiglia in primo luogo), bellezza, fiducia.
Il vero cambiamento necessario sta nel fatto che per avere qualche speranza di sopravvivenza dobbiamo riscoprire l’importanza della nuda e cruda verità, basata sui fatti e svincolata da pregiudizi faziosi o integralismi culturali. Questo significa anche riconoscere umilmente senza falsi pudori ciò che sappiamo e ciò che non sappiamo.
Siamo in grado veramente di capire quanti soldi servono e come fare per guidare una transizione energetica che limiti a 1,5 °C l’aumento della temperatura globale di qui al 2050? Capiamo le implicazioni? Secondo stime IRENA (World Energy Transitions Outlook 20242024) di qui al 2030 sarebbero necessari investimenti annuali di almeno 6.716 miliardi di dollari (109), per un totale di 47.000 miliardi di dollari (47 trilioni). [...]
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