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Inquinamento indoor, i costi sociali nelle scuole e negli ospedali Stampa E-mail

Inquinamento indoor,
i costi sociali nelle scuole e negli ospedali

di Susanna Dorigoni, Università Bocconi


Il tema della qualità dell’aria in ambienti interni, dove trascorriamo oltre il 95 per cento della nostra esistenza, largamente studiato dal punto di vista tecnico-scientifico, non è altrettanto presidiato sul fronte economico. Uno studio

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno 7 milioni di persone muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento atmosferico. Il tema, largamente studiato dal punto di vista tecnico- scientifico, non è altrettanto presidiato sul fronte economico, specie con riferimento alla qualità dell’aria in ambienti indoor nei quali gli individui trascorrono oltre il 95 per cento della loro esistenza.

L’inquinamento dell’aria, spesso superiore a quello registrato all’aperto, è funzione dell’inquinamento esterno, di quello interno di tipo chimico, fisico e biologico derivante dalle attività umane, dai materiali di arredo e costruzione, dall’uso di prodotti per la casa, dallo sviluppo di microrganismi e muffe, e dello stato e modalità di manutenzione degli impianti aeraulici. La letteratura economica riguarda di solito, più genericamente, la qualità dell’aria ambiente;
la monetizzazione del danno derivante dalla scarsa qualità dell’aria indoor sulla salute umana è spesso carente.

Per colmare questo vuoto, l’Università Bocconi e l’Università degli Studi Milano-Bicocca hanno creato nel 2023 l’Osservatorio sulla Qualità dell’Aria Indoor (OQAI) con l’obiettivo di sfruttare sinergicamente le competenze di tipo economico maturate sull’argomento in seno al GREEN (Centro di ricerca sulla Geografia, le Risorse Naturali, l’Energia, l’Ambiente e le Reti) e quelle scientifiche detenute dal DISAT (Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra).

L’Osservatorio si propone di contribuire alla messa a punto di una policy sulla Indoor Air Quality (IAQ) integrando l’elemento economico nelle valutazioni di carattere scientifico al fine di consentire l’elaborazione di una regolazione efficace e basata su una corretta analisi costi-benefici.

Il contesto normativo in fase di definizione
Nel 2021, dopo molti anni, l’OMS ha rivisto le proprie Linee Guida sulla Qualità dell’Aria riducendo le soglie massime di concentrazione di tutti gli inquinanti e chiarendo come i valori specificati si riferiscano anche alla qualità dell’aria interna. Nella Tassonomia europea (Regolamento 852/2020/UE), in cui l’obiettivo di controllo e prevenzione dell’inquinamento è trasversale, sono previsti limiti alle emissioni inquinanti in ambienti indoor con riferimento ad alcune attività economiche.[...]

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