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Il Mercato Tutelato degli altri Stampa E-mail

Il Mercato Tutelato degli altri

di Gianguido Piani

ALLA POPOLAZIONE EUROPEA E ITALIANA DEL MERCATO ELETTRICO INTERESSA POCO O NULLA. LE RIFORME SONO STATE BASATE SU PRESUPPOSTI TEORICI MENTRE I CONSUMATORI GUARDANO SIA AL PORTAFOGLIO SIA ALLA PERDITA DI TEMPO PER LO STUDIO DEI CONTRATTI. NESSUNA ANALISI SUI BENEFICI DEL MERCATO TIENE CONTO DEI COSTI PER PROCURARSI LE INFORMAZIONI, ANALIZZARLE, CERCARE AIUTO. ALCUNE CONSIDERAZIONI

A fine 2023 si stimava che circa nove milioni di italiani fossero ancora nel mercato tutelato per l’elettricità, un terzo delle utenze. Per noi, ci sono infatti anch’io, il passaggio al mercato libero è un obbligo non voluto, una seccatura in più che costringe ad attivarsi per proteggersi, per quanto possibile, da truffe e fregature. Non ci lasciano liberi di preferire la formazione dei prezzi dell’Acquirente Unico a quella totalmente arbitraria dei diversi fornitori.

Questa situazione richiama un aforisma del drammaturgo tedesco Bertolt Brecht dopo le sommosse del 1953 a Berlino Est, aumentavano le ore di lavoro ma non i salari. “Il popolo non è libero di scegliere i propri governanti.
Spetta allora ai governanti scegliere un altro popolo.” Parafrasando Brecht, avrei molto piacere che le società del mercato libero trovassero altrove nove milioni di potenziali vittime, scusate, clienti, lasciando in pace noi del tutelato.

Ancora più assurdo è però che il mercato tutelato non viene ora abolito per rispettare leggi europee, ma le regole di dettaglio che l’Italia stessa si è data e che sciaguratamente si è impegnata con Bruxelles a rispettare. Gli altri paesi UE hanno infatti forme più o meno esplicite di tutelato e nessun piccolo utente è obbligato a entrare sul mercato libero o accettare prezzi arbitrari. Le percentuali di presenze tra mercato e tutelato indicano chiaramente che l’intera riforma del mercato elettrico non è essenziale, interessa poco, coinvolge ancor meno e difficilmente soddisfa la sua ragione d’essere, la riduzione dei prezzi al consumo.

Spagna
Ma andiamo con ordine e iniziamo dalla Spagna. Il “mercado regulado” prevede “el Precio Voluntario para el Pequeño Consumidor (PVPC)”.
PVPC è cioè l’equivalente del nostro tutelato e la tariffa è calcolata allo stesso modo, una media trimestrale dei prezzi orari di borsa. Dal 2024 l’algoritmo è stato modificato per tenere conto anche delle previsioni dell’andamento futuro dei prezzi, così da rendere il PVPC più stabile.[...]

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