COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
Eolico offshore: the answer is floating in the wind Stampa E-mail

Eolico offshore: the answer is
floating in the wind


di Alessandro Viviani / Associate Partner GreenTech Hub, The European House – Ambrosetti
e Filippo Barzaghi / Consultant Scenari e Intelligence, The European House - Ambrosetti


IL CONTRIBUTO DELL’EOLICO OFFSHORE GALLEGGIANTE NEL PERCORSO DI DECARBONIZZAZIONE ITALIANO E LE RICADUTE INDUSTRIALI SULL’ECONOMIA E SULLE FILIERE LOCALI. UN ESTRATTO DELLO STUDIO DELLA FLOATING OFFSHORE WIND COMMUNITY LANCIATA DA THE EUROPEAN HOUSE - AMBROSETTI E ALCUNE PROPOSTE DI POLICY PER FAVORIRE LO SVILUPPO DI QUESTA TECNOLOGIA

Il settore energetico sta vivendo un periodo di profondo cambiamento. Il tradizionale paradigma basato sulla produzione di energia da fonti fossili non è più sostenibile e, grazie al progresso tecnologico, si stanno affermando nuovi modelli di business. Con l’obiettivo di contrastare gli effetti negativi generati dalle emissioni di gas a effetto serra e garantire la sicurezza energetica, negli ultimi anni le Istituzioni e i policy maker hanno posto la decarbonizzazione al centro delle loro agende politiche.

Durante i negoziati della COP28, i leader mondiali hanno ufficializzato il transitioning away dai combustibili fossili: per raggiungere questo obiettivo, la capacità installata globale di fonti di energia rinnovabili (FER) dovrà triplicare al 2030 rispetto ad oggi. Contestualizzando le rinnovate ambizioni a livello nazionale, emerge come il tasso di installazione annuo di capacità FER registrato dall’Italia (5,7 GW nell’ultimo anno) non sia però sufficiente e dovrà raddoppiare, toccando quasi 11 GW, per raggiungere i target previsti al 2030.

In questo contesto, sebbene il fotovoltaico rappresenti una leva fondamentale per la crescita delle rinnovabili, da solo non è sufficiente. L’eolico offshore - data la sua significativa taglia dimensionale media di installazione - può rappresentare la chiave di volta per colmare il divario. Muovendo da queste considerazioni, a maggio 2023 è stata lanciata da The European House - Ambrosetti, in collaborazione con Renantis, BlueFloat Energy, Fincantieri e Acciaierie d’Italia, la Floating Offshore Wind Community, con l’obiettivo di evidenziare il contributo dell’eolico offshore galleggiante al processo di decarbonizzazione del Paese e le ricadute di questa tecnologia sull’economia e sulle filiere locali.

Anche seguendo la logica del principio di neutralità tecnologica, è infatti necessario sfruttare il contributo sinergico e complementare di tutte le tecnologie pulite disponibili. La combinazione dell’eolico e del solare offre significativi vantaggi nella pianificazione energetica di lungo termine, consentendo di compensare le fluttuazioni nella produzione.

Secondo lo scenario di decarbonizzazione della Strategia italiana di lungo termine, al 2050 l’eolico rappresenterà fino al 23 per cento dell’elettricità totale generata (dal 7 per cento del 2022), di cui fino al 10 per cento proveniente dall’eolico offshore galleggiante, rendendo quindi necessaria l’installazione di almeno 20 GW entro il 2050.

Entrando nel merito dell’eolico offshore, si possono distinguere due macro-tipologie: la fixed-bottom, la cui fondazione è radicata al fondale marino tramite perforazione, e la floating, che è supportata da una struttura galleggiante e ancorata al fondale. Quest’ultima presenta notevoli vantaggi: grazie alle sue caratteristiche distintive, l’eolico offshore galleggiante ha il potenziale di sbloccare l’accesso ad aree marine con profondità significative. Inoltre, collocandosi a maggiore distanza dalla costa, i parchi riescono ad intercettare zone in cui il vento soffia con maggiore forza e continuità.[...]

PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO, ABBONATI ALLA RIVISTA

© nuova-energia | RIPRODUZIONE RISERVATA

 
© 2005 – 2025 www.nuova-energia.com