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A Rimini una piattaforma fieristica per il Mediterraneo Stampa E-mail
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APPUNTAMENTO A NOVEMBRE CON KEY ENERGY E KEY WIND


di Dario Cozzi



Ormai da qualche anno Rimini è diventato uno dei punti di riferimento in tema di efficienza energetica, sostenibilità, energie rinnovabili grazie a due manifestazioni fieristiche di rilievo internazionale - Key Energy e Key Wind - che si inseriscono all’interno di un più ampio scenario che affronta, tra l’altro, anche i temi del ciclo dei rifiuti, della mobilità, delle smart city. Nuova Energia ha interpellato Barbara Padovan, project manager di Key Energy e Key Wind, per fare il punto sulla situazione.



Il settore dell’energia in Italia, anche per quanto riguarda le rinnovabili, sembra vivere una fase di difficoltà. Qual è il messaggio positivo che vuole dare la vostra manifestazione?
**Quello di guardare oltre. Le aziende italiane più innovative, d’altra parte, stanno già lavorando (e bene) sui mercati internazionali. Fino a poco tempo fa l’Italia era l’America e si potevano ottenere grandi risultati anche solo presidiando il nostro mercato. Ora è indispensabile aprirsi (in maniera intelligente), allargare la platea dei propri contatti. Noi stessi lo stiamo facendo: come fiera il nostro obiettivo è quello di raddoppiare i visitatori stranieri e di fare della nostra manifestazione la piattaforma di riferimento per l’intero Bacino mediterraneo.


Una proposta alternativa ai BRICS...
**Certo, realtà come Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica offrono grandissimi potenziali e attirano l’attenzione di tutti. Ma, obiettivamente, sono mercati molto difficili da conquistare. L’area del Mediterraneo è invece concretamente alla nostra portata, non solo per ragioni geografiche ma anche sociali e culturali. Sarebbe assurdo non sfruttare questo punto di forza.


A un anno di distanza dal debutto di Key Wind quale bilancio può trarre, pensando anche all’edizione 2014?
**Per questo settore vale, a maggior ragione, quanto abbiamo detto in precedenza. Il Marocco, la Turchia, i Balcani... sono tutte aree con grandi potenziali di sviluppo delle energie rinnovabili, a partire proprio dall’eolico. Per i produttori del settore mini-eolico una manifestazione come la nostra può essere vissuta in maniera per così dire “tradizionale”, quindi come occasione diretta di business e di incontro tra produttori e clienti. Per le grandi multinazionali del comparto, invece, è più che altro una piattaforma di visibilità e di confronto costruttivo con le istituzioni. [...]

©nuovaenergia

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