Il Papa ambientalista: "Non dilapidiamo le risorse della Terra" |
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di Elio Smedile
Nel recente passato Nuova Energia aveva già sottolineato le qualità di straordinario innovatore di Giovanni Paolo II, per la sua capacità di porre le basi di nuove e più avanzate posizioni della Chiesa cattolica in materia di protezione dell’ambiente e conservazione delle risorse. Tra i tanti meriti di questo pontefice vi è stato certamente quello di aver identificato nella questione ambientale una delle grandi criticità del nostro tempo su cui la Chiesa ha il diritto e il dovere di intervenire. Si deve anche ai suoi scritti e ai suoi discorsi se nel corso degli anni si sono andati configurando i lineamenti di una nuova “Dottrina ambientale della Chiesa” nel cui solco vanno collocati gli interventi e le posizioni assunte in seguito dalla gerarchia cattolica. Non era comunque scontato che il suo successore ne seguisse fin da subito le orme, o che lo facesse con tanta coerenza e decisione.
E invece, Joseph Ratzinger fin dal suo primo messaggio natalizio (dicembre 2005) ha posto la conservazione dell’ambiente tra i grandi temi della nostra era. “L’umanità unita - affermò il Pontefice - dovrà affrontare i tanti e preoccupanti problemi del momento presente, dalla minaccia terroristica alle condizioni di umiliante povertà in cui vivono milioni di esseri umani, dalle pandemie al degrado ambientale che pone a serio rischio il futuro del Pianeta”. [...]
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