Ricerca energetica: ci sono i progetti, manca la strategia

Ugo Farinelli

[...]. L'Italia ha una dipendenza record dall'estero per i propri approvvigionamenti energetici, incontra gravi difficoltà a rispettare gli impegi di Kyoto e ancora maggiori ne prevede per rientrare nei futuri obiettivi indicati dall'Unione europea. Considerando la volontà affermata dal governo, ma anche dal sistema produttivo italiano, di voler contare sulla ricerca scientifica e sull'innovazione per la transizione a quella "società basata sulla conoscenza" indicata dal Consiglio europeo a Lisbona del 2000, ci si aspetterebbe un fiorire di iniziative....[...]. Viceversa, troviamo sostanzialmente il vuoto, costellato al più di analisi di specifiche tecnologie, spesso portate avanti da sponsor che le vedono in modo molto ottimistico. Perchè succede questo? Prima di tutto c'è un fattore culturale. In Italia, c'è poca abitudine e poca simpativa verso le valutazioni strategiche di programmi di ricerca, sia a priori sia a posteriori. Quello che si è imparato a far bene in Italia è l'analisi a priori dei progetti di ricerca, fatta attraverso un'analisi costi-benefici. [...]

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