A tutto vapore
di Antonio Sileo
LO SFRUTTAMENTO GEOTERMICO È PROPRIO UNA GRANDE IDEA. ROBA DA HOMO FABER, CAPACE DI COSTRUIRE E TRASFORMARE (POSSIBILMENTE SENZA STRAVOLGERE) L’AMBIENTE IN CUI VIVE, ADATTANDOLO AI SUOI BISOGNI.
E A LARDERELLO, DOVE LA GEOTERMIA È NATA, LE CAPACITÀ DELL’UOMO ARTEFICE DELLA PROPRIA FORTUNA POSSONO VEDERSI IN MANIERA ECLATANTE
La frazione di Pomarance, nell’alta val di Cecina, al confine tra le province di Pisa e Grosseto, caratterizzata da fiumiciattoli di acqua calda che emergono dal sottosuolo, vapori caldi bollenti, fumarole, lagoni e geyser, è così poco ospitale da essere chiamata la Valle del Diavolo, ed è nota anche perché molto probabilmente è stata fonte di ispirazione dell’inferno stesso per Dante Alighieri. Versan le vene le fummifere acque / per li vapor che la terra ha nel ventre, / che d’abisso li tira suso in alto, la celebre terzina.
Ma grazie alla valorizzazione del vapore naturale, l’ambientazione infernale con i tanto caratteristici quanto spaventevoli vapori che fuoriescono dal terreno è diventata attrattiva turistica. Chi scrive, infatti, ha avuto la fortuna di fare una breve e bella gita, ospite non per caso di Enel, a chiusura di un ciclo di incontri con i rappresentanti delle associazioni dei consumatori organizzato insieme a I-Com – Istituto per la Competitività. Come in tutte le gite di istruzione che si rispettino, si inizia dalla storia e si chiude con l’enogastronomia.
L’8 maggio 1818 a Montecerboli, nel Granducato di Toscana, il giovane ingegnere e imprenditore di origini francesi François Jacques Jacques de Larderel noto come Francesco Giacomo (quando si dice l’attrazione dei cervelli) avvia i lavori per realizzare il suo grande sogno: il primo impianto al mondo per estrarre l’acido borico dal vapore geotermico e produrre boro a scopi chimici e farmaceutici. Nasce così la geotermia industriale. […]
PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO ABBONATI ALLA RIVISTA
© nuova-energia | RIPRODUZIONE RISERVATA
|