Accadde… domani?

Accadde… domani?

a cura di Stilus

IL FUTURO NON È MAI CERTO, PERÒ È ANCHE VERO CHE LA STORIA SI RIPETE. O FORSE, ALCUNI PROBLEMI NELL’ARCO DI TRENT’ANNI SONO DURI A RISOLVERSI. E DUNQUE, FORSE ANCHE SOLO PER STRAPPARE UN SORRISO A VOLTE AMARO, UNA SCORSA AI QUOTIDIANI DI TRE DECENNI FA PUÒ ESSERE DI UTILITÀ


Quando si dice lungimiranza
Il Sole 24 Ore
mercoledì; 11 novembre 1992


L’Enel dice addio al progetto Qatar e non entra nella joint venture con Snam per importare e vendere in Europa il gas liquefatto (GNL) del Qatar.
L’accordo prevede l’estrazione del gas naturale dai giacimenti, la liquefazione, il successivo trasporto via nave verso l’Italia e la rigassificazione per poter essere utilizzato e commercializzato in Europa. L’Enel, inoltre, ha annullato il progetto di sperimentazione su un milione di tonnellate di Oil Emulsion, una miscela di petrolio che avrebbe dovuto essere importata dal Venezuela come carburante sostitutivo dell’olio combustibile impiegato nelle centrali elettriche. Ma se la rinuncia alla sperimentazione della miscela sudamericana non desta particolare clamore, di ben diversa portata è lo stop al progetto Qatar.


Decarbonizzare il parco circolante?
La risposta è nel carburante

Il Sole 24 Ore
sabato; 14 novembre 1992


Con l’arrivo della stagione invernale e quindi di condizioni meteorologiche sfavorevoli, torna alla ribalta il problema dell’inquinamento dei grandi agglomerati urbani, acuito anche dalle emissioni prodotte dagli impianti di riscaldamento che si aggiungono a quelle delle auto. Su quest’ultima questione le proposte fatte per ridurre l’inquinamento prodotto da gas di scarico sono state diverse. Ma se da un lato l’industria si è adeguata alle nuove esigenze antinquinamento in un tempo breve, in quanto è intervenuta direttamente sul prodotto nuovo costruito, non appare facilmente risolvibile, invece, almeno nel breve periodo, il problema delle vetture anziane già in circolazione.
La vita media del parco autoveicolare italiano è di circa 14 anni, mentre in ambito europeo occidentale oscilla attorno ai 10 anni. La Siac, Società italiana additivi per carburanti, ha realizzato uno studio approfondito sulla crescita, sull’anzianità e sui volumi del parco circolante in rapporto ai carburanti impiegati. Secondo la ricerca, quali che possano essere i ritmi annuali di crescita residua del parco autoveicolare a benzina nel periodo 1992-2000 e quelli di incentivata o meno rottamazione delle vetture più vecchie, queste ultime saranno verosimilmente circolanti in misura comunque importante anche oltre il 2005. Ne consegue che occorre prestare particolare attenzione ai carburanti destinati al parco auto non catalizzato. Occorre aggiungere che nei prossimi anni non c’è da attendersi una variazione nella qualità dei carburanti prodotti in Italia, poiché per razionalizzare i cicli produttivi delle raffinerie occorrono tempi tecnici lunghi, ma soprattutto una diversa politica a sostegno dell’industria petrolifera nazionale.

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