Tpl elettrico, serve un cambio di paradigma

Tpl elettrico, serve un cambio
di paradigma

di Filippo Passante / Operating Unit Manager BU Grid Integration Hitachi Energy

IL CORE BUSINESS DEL TPL È CONSENTIRE ALLE PERSONE DI SPOSTARSI IN MODO RAPIDO, EFFICIENTE E SICURO.
NEL PASSAGGIO ALL’ELETTRIFICAZIONE NON ESISTE UNA SOLUZIONE BUONA PER TUTTE LE STAGIONI, MA STRATEGIE DI RICARICA ADATTABILI ALLE DIVERSE CONDIZIONI


Stiamo attraversando un periodo di transizione, nel quale sia gli utilizzatori che i produttori dell’energia elettrica stanno cambiando. Lato generazione, registriamo l’ingresso di nuove fonti di energia, spesso caratterizzate - come nel caso delle FER - da elevata variabilità, bassa prevedibilità e da una produzione locale. Questa nuova configurazione fa emergere tutti i limiti della rete, che si trova a dover gestire diversamente i carichi di punta. Si passa, infatti, da un modello centralizzato e altamente programmabile a una generazione distribuita e variabile.

Per questo Hitachi Energy, grazie alla forte competenza nel mondo della connessione tra la generazione - preferibilmente rinnovabile - e i consumatori di energia elettrica, ha scelto di posizionarsi in modo peculiare nel settore dei trasporti. Abbiamo pensato a una infrastruttura di ricarica completa, con una integrazione perfetta che va dalla rete alla presa, per consentire una connessione sicura e una ricarica intelligente.

Supportiamo i nostri clienti del trasporto pubblico locale (tpl) in ogni fase della pianificazione alla transizione all’elettrico - verso i produttori di autobus, verso le utilities e verso gli EPC - assicurando loro quella che ci piace definire peace of mind: conosciamo infatti le esigenze delle aziende del tpl, parliamo il loro linguaggio e sappiamo che il loro core business è spostare le persone.

Sappiamo anche che non esiste una soluzione buona per tutte le stagioni: per questo proponiamo strategie di ricarica che si adattano alle diverse condizioni di operatività. Sotto il cappello di Grid-e- MotionTM racchiudiamo le nostre soluzioni di ricarica per bus urbani e flotte. In questa cornice operativa abbiamo individuato tre tipologie di ricarica.

La ricarica notturna in deposito è forse la più conosciuta, sebbene richieda una impronta significativa in termini di spazio e di potenza da mettere a disposizione dell’infrastruttura. Comporta ingombranti (e pesanti) batterie a bordo del mezzo, limitando la capacità di trasporto tipicamente del 20-30 per cento. La tipologia overnight, di solito effettuata tramite una spina CCS tipo 1 o 2, ha bisogno di lunghi tempi di inattività per ricaricare la batteria dei mezzi, che arrivano in deposito a fine corsa quasi completamente scarichi.

È però una soluzione interoperabile con tutti gli autobus dei diversi costruttori ed è più o meno consigliabile a seconda di quella che chiamiamo l’energia della linea: più è basso il livello di energia della linea - tragitti brevi, poche corse nel giorno, ridotto numero di passeggeri - più la soluzione è valida. [...]

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