Binari verdi per gli aiuti di Stato

Binari verdi per gli aiuti di Stato

di Francesca Morra / Partner di Herbert Smith Freehills e Vanessa Nobile / Associate

PASSO ULTERIORE VERSO LA RIVOLUZIONE VERDE EUROUNITARIA, LE NUOVE LINEE GUIDA SUGLI AIUTI DI STATO PER CLIMA, ENERGIA E AMBIENTE DEFINISCONO I PROGETTI CHE POSSONO RICEVERE SUSSIDI STATALI. DOCUMENTO PASSATO SOTTOTRACCIA RISPETTO AD ALTRI, MA FONDAMENTALE PER GLI INVESTIMENTI NEL SETTORE

Da gennaio 2022 trovano applicazione le nuove CEEAG – Climate, Energy and Environmental Aid Guidelines, che sostituiscono le precedenti linee guida sugli aiuti di Stato nel settore energia (EEAG – Energy and Environmental Aid Guidelines). Le CEEAG mirano a individuare i principi in base ai quali gli aiuti concessi dagli Stati membri a determinati progetti o settori sono compatibili con la disciplina EU degli aiuti di Stato, fermi restando gli obblighi di notifica e preventiva approvazione della Commissione. È in corso di revisione anche il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione (General Block Exemption Regulation – GBER) che, invece, esenta dall’obbligo di notifica gli aiuti che rispettino le condizioni definite nello stesso. Una sezione del Regolamento è dedicata al settore energetico.

Otto anni fa, infatti, in una stagione di rinnovamento e maturata consapevolezza ambientale, la Commissione europea ha disciplinato per la prima volta gli aiuti di Stato a supporto di progetti di efficienza energetica e protezione dell’ambiente nei Paesi membri. Sotto l’alveo delle Energy and Environmental Aid Guidelines, veniva allora introdotto un criterio armonizzatore sui sussidi statali alle tecnologie e agli investimenti green, come primo passo verso una concreta applicazione dei principi della transizione energetica e ambientale nell’Unione. Alla scadenza, le precedenti linee guida si sono rivelate non più al passo con l’urgente esigenza di attuare gli obiettivi ecologici dell’Unione e con l’evoluzione delle tecnologie.

Negli ultimi anni, infatti, la politica energetica e climatica eurounitaria è cambiata radicalmente. Dapprima con il Clean Energy Package e, più recentemente, con il pacchetto Fit for 55, la Commissione europea ha adottato misure finalizzate a ridurre le emissioni di gas serra e a rivedere l’intero quadro climatico ed energetico dell’Unione al 2030, in linea con gli obiettivi di carbon neutrality previsti dal Green Deal per il 2050. È acceso, inoltre, il dibattito sorto a seguito della proposta di atti delegati attuativi del Regolamento Tassonomia 2020/852, secondo cui anche gas e nucleare sarebbero da considerare investimenti sostenibili. Questa impostazione, tuttavia, è stata fortemente criticata da molti Stati membri e altri stakeholder, inclusa la BEI.

I provvedimenti sopra citati hanno avuto una risonanza mediatica senz’altro maggiore delle nuove CEEAG, che sono passate tutto sommato sottotraccia. Eppure, le Climate, Energy and Environmental Aid Guidelines hanno l’obiettivo fondamentale di indirizzare gli Stati membri nel prestare il sostegno necessario a conseguire gli obiettivi del Green Deal in modo mirato ed efficace, minimizzando gli effetti distorsivi dei sussidi statali sulla concorrenza e sul mercato interno. Molte, peraltro, sono le novità rispetto alle linee guida previgenti. [...]

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