Bene l’ambiente in Costituzione. Adesso applichiamola!

Bene l’ambiente in Costituzione.
Adesso applichiamola!

di Agostino Re Rebaudengo / Presidente di Elettricità Futura

LA RECENTE MODIFICA CHE INTRODUCE LA TUTELA AMBIENTALE TRA I PRINCIPI DEL NOSTRO ORDINAMENTO, NON BASTA. LA PARTE PIÙ IMPORTANTE DI UN PRINCIPIO NON È LA SUA DEFINIZIONE MA IL DOVERE DI RISPETTARLO E AGIRE IN COERENZA. E TUTELARE L’AMBIENTE SIGNIFICA ANCHE CONTRASTARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO...

Il 2022 è appena iniziato e ai cittadini italiani ha già portato pesanti batoste nella bolletta elettrica, aumentata di quasi il 130 per cento rispetto al primo trimestre 2021. Non deve essere facile per le famiglie comprendere perché si ritrovino a pagare più del doppio per il medesimo bene. La risposta è semplice, nonostante la complessità della situazione e la gravità dell’emergenza.
La bolletta è aumentata perché il prezzo del gas è quadruplicato in meno di un anno ed è con il gas che l’Italia produce la maggior parte dell’elettricità.
A causare questo aumento è un mix di fattori, tra cui la ripresa economica e l’aumento della domanda di gas, soprattutto in Asia. Le tensioni geopolitiche tra la Russia e l’Ucraina aggravano la situazione; un grande problema soprattutto per l’Italia, dato che quasi la metà del gas che importiamo arriva dalla Russia. Non aiuta nemmeno la situazione politica in Libia e in Algeria.

Stiamo pagando cara la dipendenza dall’import dei combustibili fossili, un conto salato che ci saremmo potuti evitare se l’Italia non fosse così in ritardo nella transizione energetica. Infatti, se la burocrazia non avesse bloccato la crescita delle rinnovabili, la nostra bolletta non sarebbe aumentata rispetto al 2019 (anno pre-Covid), nonostante il pazzesco rialzo del prezzo del gas. Vediamo perché. Nel 2022 l’Italia, come lo scorso anno, produrrà solo il 40 per cento dell’energia elettrica con le rinnovabili e si stima che pagheremo una bolletta elettrica di 95 miliardi di euro, più del doppio rispetto ai 44 miliardi di euro della bolletta 2019.

Al 2030 l’Italia produrrà il 72 per cento dell’elettricità con le rinnovabili (target Green Deal). Se avessimo già oggi questa quota di rinnovabili, la bolletta 2022, nonostante l’incredibile aumento del gas, sarebbe sostanzialmente pari a quella del 2019, ovvero 44 miliardi di euro rispetto a 95 miliardi di euro. Già adesso
le rinnovabili abbassano la bolletta. I primi di febbraio l’energia elettrica in Italia costava 250 euro/MWh. Negli stessi giorni, i produttori di energia rinnovabile hanno offerto elettricità al GSE a 65 euro/MWh per 20 anni, praticamente un quarto del prezzo che paghiamo in bolletta.
E sempre negli stessi giorni, incredibilmente, il Governo ha avviato misure che colpiscono gravemente le rinnovabili nel tentativo inutile di ridurre la bolletta.
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