Nuove idee per gestire vecchi (e nuovi rifiuti)

Nuove idee per gestire vecchi (e nuovi rifiuti)

di Carletto Calcia


ALL’INIZIO DEGLI ANNI ‘80 IN COLOMBIA, DURANTE UN’ISPEZIONE GIUNGEMMO IN UNA ZONA A CIRCA 25 CHILOMETRI DALLA CAPITALE BOGOTÀ, GIÀ ALLORA POPOLATA DA OLTRE 10 MILIONI DI PERSONE. UN ODORE SGRADEVOLE TESTIMONIAVA LA PRESENZA DI UN LAGO COMPOSTO DALLA SPAZZATURA PRODOTTA DALLA CITTÀ...

La situazione della pandemia ha introdotto la considerazione di eventi disastrosi e imprevedibili, che obbligano il mondo a una revisione di idee e di azioni. Cambiare le proprie idee è un compito arduo, in quanto influisce sulla propria identità e pone in discussione quello che si è sempre fatto. Si tratta quindi di passare da una situazione tradizionale a una nuova.

Sostituendo la consistenza con la flessibilità, viene rivista la conoscenza e l’insieme dei comportamenti, compresi quelli sociali e ambientali. A questo punto si genera il confronto tra la gioventù e la maturità. I giovani non posseggono molta esperienza, ma hanno a loro vantaggio la forza e l’entusiasmo, che li spingono in campi nuovi di imprenditorialità in aree interessanti. I maturi posseggono molta esperienza, che li ha aiutati a prosperare e dalla quale si allontanano malvolentieri.

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