La nuova via europea dell’energia

La nuova via europea dell’energia

di SIMONE MORI / presidente Elettricità Futura Visita il profilo LinkedIn


I temi energetici sono da sempre centrali nella storia dell’Unione Europea. La CECA istituita per creare un mercato unico di materie prime strategiche costituisce il primo passo verso la nascita del progetto europeo.

In epoca recente la politica energetica europea è stata caratterizzata dalla pubblicazione dei tre pacchetti energia nel 1996, 2003 e 2009, che hanno inaugurato il processo di liberalizzazione dei mercati dell’elettricità e del gas, per poi giungere negli ultimi anni al Clean Energy for All Europeans Package, l’atto che sta disegnando gli scenari energetici continentali fino al 2030.
Si è così passati in Europa, nel giro di pochi anni, da un dibattito relativo a mercati e fornitori di energia, alla negoziazione sui target di riduzione delle emissioni in un’ottica di transizione energetica.

In tal senso, le indicazioni in favore di un forte impegno delle istituzioni europee verso un’economia decarbonizzata sono state chiare e inequivocabili. Con la Direttiva Red II (all’interno del pacchetto) che vincola gli Stati Membri a raggiungere una quota di FER del 32 per cento sul totale dell’energia generata entro il 2030, l’Europa ha consolidato la propria posizione di leader mondiale nel percorso di transizione energetica e lotta al cambiamento climatico.

Nei prossimi mesi si giocherà una fondamentale partita per i futuri equilibri, in quanto la Commissione Europea convocherà tutti gli Stati Membri per discutere e finalizzare le singole bozze del Piano Energia e Clima presentate lo scorso dicembre, in vista delle approvazioni finali entro il 31 dicembre 2019.

Un lavoro ambizioso durato 5 anni che ha trovato coerenza anche nella richiesta di un’azione concreta in tema di cambiamenti climatici da parte dei cittadini e degli studenti scesi in piazza negli ultimi mesi.
È indicativo che in occasione della prima seduta plenaria del Parlamento europeo, nel suo discorso programmatico, Ursula Von der Leyen abbia descritto l’Europa come il primo continente a impatto climatico zero del mondo entro il 2050.
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