Scriviamo assieme la Dichiarazione dei Diritti dell’Acqua!

Scriviamo assieme la Dichiarazione
dei Diritti dell’Acqua!


di ALBERTO TIRAFERRI / Politecnico di Torino



L’accesso all’acqua potabile e la disponibilità di servizi igienico-sanitari adeguati sono diritti fondamentali dell’uomo.

Questo è quanto è stato dichiarato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e quanto sta alla base della risoluzione del 2010 del Consiglio dei Diritti Umani, che riconosce - appunto - tali diritti come essenziali per il pieno godimento della vita. Gli stessi diritti sono indicati nel sesto obiettivo degli SDG, i
Sustainable Development Goal dell’Agenda Globale 2030 per lo sviluppo sostenibile, approvata nel 2015. In realtà, i due obiettivi citati sopra sono anche pre-requisiti importanti per il raggiungimento di molti, se non di tutti, gli altri goal dell’Agenda.

Ad esempio, la scarsità d’acqua - sia in termini qualitativi sia quantitativi - e l’igiene inadeguata incidono negativamente sulla sicurezza alimentare, sullo sviluppo sociale ed economico, sulle scelte di sostentamento e sulle opportunità di istruzione per le famiglie povere in tutto il mondo. Secondo le Nazioni Unite, più di 2 miliardi di persone vivono oggi con un accesso ridotto alle risorse di acqua dolce; entro il 2050 almeno una persona su quattro rischia di vivere in un Paese colpito da carenza cronica o ricorrente di acqua dolce.

I cambiamenti climatici, incluse siccità o inondazioni, la deforestazione, l’inquinamento, e l’aumento della popolazione globale, sono tra i fattori principali che incidono negativamente, in modo diretto o indiretto, su questi indici.
Inoltre, a causa di cattive condizioni economiche o di infrastrutture carenti, milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie associate a forniture idriche, servizi igienici e igiene personale inadeguati
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