Così fan tutte (Wolfgang Amadeus Mozart)
Così fan tutte (Wolfgang Amadeus Mozart)

di FRANCESCO LEPRE Visita il profilo LinkedIn



Cena a casa di amici. Anzi, cena a casa di amici di amici. “Belli questi faretti! Sono a led?”. “Certo! Hai visto che luce? E guarda qua? Filodiffusione! Eeeeeeeeee: cucina elettrica! Visto che tecnologia?”.

“Bello! Complimenti!”. È l’approccio laico e conciliante (e un po’ sbrigativo) del mio amico, che comincia a spazientirsi. Sono le 20:50, fame da lupo e situazione bambini ben oltre i limiti di sicurezza. Le mogli fremono. Cena. “Certo, bella questa nuova casa. L’avete ristrutturata proprio bene!”.
“Eh sì, anche se ci è costata un sacco di soldi. E ancora devo sistemare le utenze”.
“In che senso? Hai luce, gas…”.
“Sì, ho fatto le volture, ma non ho ancora cambiato fornitore e non so neanche se sia il caso di farlo. Vorrei scegliere con calma, ma… non ci si capisce nulla!”.
“Ma scherzi?! Ma lo sai che Francesco lavora nel mercato elettrico? Ti può aiutare lui”.

Ma perché la gente non si fa mai i fatti propri, penso demoralizzato. Provo a sminuire: “Ma no, esagera sempre. In realtà mi occupo di altri tipi di utenze… non so nulla sul domestico…”. Ed è vero. Non so nulla sul domestico! Ma ormai il danno è fatto: “Maccheeeeeè, fa il modesto!”. Ovazione. Dolce e frutta e via, due dita di ron cubano e sono già seduto in poltrona con le sue bollette di luce e gas in mano.

Il momento è solenne; in religioso silenzio lo sguardo attento di amici e conoscenti aspetta il verdetto. “Ma veramente, io non…”.
“Dai, dagli un’occhiata. Gli fai un favore”. Maledetto, mai che capisca quando è il momento di tacere…
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