Che cosa fare in vista della "fine" del petrolio |
di G.B. Zorzoli Un uomo che morde un cane fa notizia; il cane che morde l’uomo, no. Così le recenti previsioni della banca di affari Goldman Sachs (“non si può escludere che il greggio arrivi a 105 $/b”) per il loro catastrofismo hanno suscitato qualche clamore, mentre sono passate sotto silenzio le contemporanee tesi di alcuni ottimisti (“i prezzi nel lungo termine convergeranno verso i costi marginali, che non superano i 10$/b nei più onerosi giacimenti off-shore”). Tesi che, proprio per il loro contenuto tranquillizzante, possono invece trovare facile accoglienza presso i centri decisionali, contrariamente alle apparenze ben lieti di non essere costretti a prendere decisioni in materie per loro natura complesse e controverse. L'articolo completo non è disponibile on-line. |