Integrare le reti per decarbonizzare l’energia












di DAVIDE CANEVARI
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In una Bruxelles eccezionalmente soleggiata ed estiva, lo scorso 27 giugno è stato rivelato alla comunità politica, regolatoria e tecnica un documento che potenzialmente traccerà il percorso della ricerca e dell’innovazione energetica dei prossimi anni.















La Piattaforma europea per l’innovazione delle reti intelligenti (ETIP-SNET European Technology and Innovation Platform on Smart Networks for Energy Transition) ha infatti presentato Vision 2050: Integrating Smart Networks for Energy Transition – Serving Society and Protecting the Environment.
La relazione ha come obiettivo quello di raccogliere gli attori della filiera dei sistemi energetici attorno a priorità condivise su un obiettivo di lungo termine: la (quasi) completa decarbonizzazione del sistema energetico europeo, in una prospettiva di metà del XXI secolo.

Accanto a un pannello che illustra il paesaggio energetico del nostro futuro, abbiamo incontrato Michele de Nigris, direttore del dipartimento Sviluppo sostenibile e fonti di energia di RSE, uno dei principali autori del documento.


A chi si rivolge questa visione del sistema energetico del futuro?
Questo documento delinea il punto finale verso il quale stendere il filo della ricerca e dell’innovazione europea sulle reti nei prossimi anni. Si rivolge soprattutto ai decisori nazionali ed europei e individua le caratteristiche dei mattoni necessari per la costruzione del sistema energetico europeo. È stato sviluppato dalla ETIP SNET che è uno degli organi portanti del Set Plan (Strategic Energy Technology Plan) incaricato di attuare le strategie europee di ricerca.

Attraverso...
La definizione delle priorità e delle azioni di ricerca e dimostrazione che potranno essere implementate dai progetti europei di Horizon 2020, iniziative di più Paesi come le ERAnet, e piani nazionali come la Ricerca di Sistema o i Programmi operativi nazionali. Senza dimenticare la portata internazionale di Mission Innovation.
In sostanza, in Vision 2050 c’è la visione del sistema complessivo e le idee progettuali di ricerca per realizzarla.

Quale è stato il percorso di elaborazione di questo documento?
Il metodo che abbiamo adottato è stato molto inclusivo: attraverso questionari, riunioni, audizioni e gruppi di lavoro, abbiamo coinvolto più di 200 parti interessate: dai governi nazionali agli operatori delle reti energetiche, passando per i costruttori e fornitori di tecnologie e servizi, i regolatori nazionali, le società di telecomunicazione, le Organizzazioni non Governative, le rappresentanze dei consumatori, eccetera. Abbiamo così potuto derivare l’interpretazione strategica dell’evoluzione del sistema energetico in un’ottica di stretta integrazione tra i vettori energetici (elettricità, gas, calore, raffrescamento) pervasiva su ogni tipologia di utilizzo: forza motrice, illuminazione, raffrescamento, riscaldamento, trasporti, eccetera.

Il ruolo di RSE?
RSE ha coordinato il gruppo di lavoro
e ha partecipato alla stesura di Vision 2050
[...].


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