di MASSIMO GARANZINI / Energy & Utilities Industry Lead, Omnicom PR Group



Assistiamo in Italia al cambio di paradigma. Le utility verso una nuova identità di brand, con toni di comunicazione distanti da quelli di 10 anni fa: da istituzionali e burocratici, ora sempre più alla ricerca del miglior approccio customer centric.


Molta strada rimane da percorrere, ma lo switch dell’intero mercato, trainato dalla stella polare della fine (possibile?) della maggior tutela, mostra innovazione. Gli esperti di energia sono, come non mai prima, alla ricerca dei desiderata dei consumatori. Tutto diventa multi, dal latino forma compositiva dell’aggettivo multus “molto”, scelta nominale che contiene in sé la direzione del work in progress.
Il nuovo sistema multi-selling mette benzina nel motore: caldaie, assicurazioni, punti fedeltà anche per il “pieno”, eccetera.

All’occhio del singolo utente tutto è cominciato con l’ondata fotovoltaica – uno tsunami sostenuto dall’incentivo nazionale di 490 euro per MWh del 2005- 2006 – quando le multiutility sono diventate erogatrici di soluzioni di installazione e impianti che prima mai avevano veramente considerato. Sostenibilità fa rima con risparmio?

Le utility osservano Amazon. Alcuni analisti vedono proprio nel noto marketplace un nuovo potenziale energy competitor. Il valore ce l’ha chi “detiene” il cliente.
La capacità di servizio si può mutuare da partnership esterne. L’autostrada dell’innovazione si popola sempre più. E.ON ha lanciato a marzo su Amazon un pacchetto che include una lampadina ad alta efficienza e un bonus fino a 240 euro, accreditato sulla prima bolletta, per chi sottoscrive un contratto energia e gas.
Digitale fa rima con risparmio? [...]

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