Purché lo stellone non prevalga sulla Strategia
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di ROBERTO NAPOLI / professore emerito Politecnico di Torino
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È ragionevole che chi si appresti ad esalare l’ultimo respiro (politico, beninteso) lasci ai posteri le sue raccomandazioni. Non stupisce quindi che due ministri del Governo abbiano dato segno di (quasi) rispetto delle scadenze europee e di creatività licenziando la bozza di un documento di consultazione per una rinverdita SEN.


Foto: Giovanni Dall'Orto












La Strategia Energetica Nazionale 2017 va intesa come propedeutica alla preparazione del Piano Energia e Clima, che dovrebbe tenere conto in maniera più ampia delle interazioni fra infrastruttura elettrica, trasporti e ambiente. Secondo il cronogramma europeo, la prima versione del Piano Energia e Clima dovrebbe essere trasmessa alla Commissione Europea entro il primo gennaio 2018. Il relativo Piano definitivo dovrebbe vedere la luce entro gennaio 2019, quando ormai avremo un nuovo Parlamento e (forse) un nuovo Governo in grado di programmare.


Non è molto chiaro perché si è scelta la strada di procedere a puntate, con una SEN 2017 appena uscita e una SCN (Strategia Climatica Nazionale, acronimo qui inventato) ancora da abbozzare. Per la parte Trasporti, esiste già un documento ben fatto e molto meglio titolato Elementi per una roadmap della mobilità sostenibile, che ci risparmia un’improbabile SMN, Strategia Mobilità Nazionale. Forse sarebbe stato più corretto e meno pretenzioso titolare la SEN 2017 come Elementi per una Strategia Energetica Nazionale, ma poco importa.
Si poteva mettere tutto assieme e fare una puntata unica, ma si vede che considerazioni di audience hanno fatto preferire la soluzione a puntate, certamente più intrigante.
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