INFO@COMUNI - Recupero della frazione organica premiato da una crescita… a doppia Q











30 aprile 2017 | INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA | I dati forniti dal Consorzio Italiano Compostatori confermano che la raccolta differenziata dell’umido e del verde registra un incremento quantitativo e presenta dati più che confortanti anche in termini qualitativi. Lombardia al top tra le regioni.


Semaforo verde per il recupero delle frazioni organiche dei rifiuti. Lo conferma l’ultimo rapporto del CIC (Consorzio Italiano Compostatori) secondo cui la raccolta differenziata ha raggiunto quasi 4 milioni di tonnellate di umido e 2,1 milioni di tonnellate di verde, per un valore complessivo pari a 6.072.000 tonnellate (più 6,5 per cento su base annua).
Con questi numeri lo scarto organico recuperato si conferma come la componente principale dei rifiuti urbani raccolti in Italia in maniera differenziata (43 per cento del totale). Un patrimonio sottratto alla discarica pari a un centinaio di chilogrammi per singolo cittadino (66 kg/abitante di umido e 34 di verde).
La Lombardia - precisano gli esperti del CIC - si conferma la prima regione d’Italia per quantità raccolta di frazione organica, con quasi 1,2 milioni di tonnellate annue; seguono Emilia Romagna, Veneto e Campania”. E sempre la Lombardia (assieme al Lazio) figura tra le realtà in più forte espansione (oltre 60.000 tonnellate di frazione organica in più raccolte rispetto all’anno precedente).
Tornando ai dati nazionali, conforta rilevare che la crescita quantitativa è stata accompagnata da un consolidamento dei valori qualitativi. “In Italia - conferma una specifica indagine condotta dal CIC - la purezza merceologica media della frazione organica del rifiuto supera il 95 per cento. In altre parole, la percentuale di materiale non compostabile che entra negli impianti di trattamento biologico con il rifiuto organico è inferiore al 5 per cento del materiale conferito”.


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