INFO@COMUNI - Così i RAEE giunti a fine vita... riescono a farsi una seconda vita











30 gennaio 2017 | INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA | Aumenta in Italia il corretto smaltimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse (più 15 per cento nel 2016), con il recupero di plastiche, ferro, rame, alluminio e altre preziose materie prime. La Lombardia si conferma al top per i volumi trattati. Intanto, l’ANCI promuove un nuovo bando finalizzato al potenziamento dei centri di raccolta: per le domande di ammissione ai contributi c’è tempo fino al il 16 febbraio.


Non può esserci vera efficienza senza un corretto approccio al ciclo dei rifiuti.
Cosa c’entrano i kWh consumati dai nostri elettrodomestici con le buone pratiche del riciclo è presto detto. Tipicamente l’acquisto di un nuovo apparecchio elettrico o elettronico (che sia un frigo o un PC, una lavatrice o un tablet) comporta la dismissione di uno precedentemente già in dotazione. Tolto dal suo imballaggio il prodotto nuovo di fabbrica, occorre quindi gestire il fine vita del precedente. E la strada più efficiente è quella che permette di dare una nuova seconda vita a materiali quali plastica, ferro, rame, alluminio... Ecco allora qualche dato sulla (corretta) raccolta dei RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia.
Lo scorso anno ha raggiunto quota 283 mila tonnellate rispetto alle 249 mila del 2015. Un bel progresso del 14 per cento! I grandi bianchi (lavastoviglie, lavatrici, forni) con oltre 90 mila tonnellate raccolte hanno costituito il 32 per cento dei RAEE sottratti alla discarica. Medaglia d’argento per freddo e clima (frigoriferi, congelatori, condizionatori) con oltre 76 mila tonnellate e una “quota mercato” del 27 per cento. Terzo gradino del podio per TV e monitor (ancora ne circolano parecchi a tubo catodico) con poco più di 64 mila tonnellate, pari al 23 per cento. L’universo di piccoli elettrodomestici (dove dominano telefonini, computer, giochi elettronici) è quello numericamente più popolato e lo scorso anno ha sfiorato le 51 mila tonnellate (18 per cento). Ancora contenuto il peso specifico delle sorgenti luminose che si sono fermate a 1.700 tonnellate. Su base annua la crescita principale dei ritiri presso i centri di raccolta ha riguardato i grandi bianchi, mentre in leggera flessione risultano TV e affini (meno 2 per cento).
Nel complesso, la Lombardia si conferma al top in termini di volumi raccolti, ma non tutte le regioni italiane si comportano in modo virtuoso. Considerando il totale immesso al consumo in Italia, la raccolta complessiva (professionale più domestico) non riesce ancora a raggiungere il 40 per cento e resta così al di sotto di quel 45 per cento stabilito come target in ambito europeo. Merita quindi attenzione particolare l’accordo siglato da ANCI (l’Associazione Nazionale Comuni Italiani), produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, associazioni delle aziende di raccolta e Centro di coordinamento RAEE, che ha permesso di istituire un apposito fondo.
Denominato “13 euro/tonnellata premiata”, è finalizzato proprio alla realizzazione, allo sviluppo e all’adeguamento dei centri di raccolta dedicati. Il bando prevede anche il supporto a “sistemi innovativi per la raccolta puntuale presso scuole, centri commerciali, punti vendita della distribuzione, luoghi ad alta frequentazione, uffici, eccetera”.
Il bando resta aperto fino al prossimo 16 febbraio [SCARICA IL BANDO - PDF] e ha una dotazione economica complessiva pari a 1.555.523 euro, metà dei quali riservati all’ammodernamento di strutture già esistenti.


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