Il salto della staccionata digitale e le tre A dell’informazione

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di Massimo Garanzini | Ketchum




La comunicazione del mondo dell’energia verso i propri stakeholder ha vissuto delle più ampie capacità di informazione e corretto coinvolgimento degli interlocutori locali - enti pubblici, comitati di cittadini, associazioni ambientaliste - e i temi sono sempre stati all’attenzione anche delle singole famiglie: raccolta e gestione rifiuti, servizi pubblici, trasporti, energia, fotovoltaico, impianti di smaltimento, ed altro ancora.


Così è sempre rimasto non completamente esplorato il potenziale, positivo, del dialogo bi-direzionale tra aziende erogatrici e la base, sempre molto ampia ed attiva, di clienti e portatori di interessi.
I mezzi di comunicazione tra cittadino/utente e azienda (pubblica o privata che sia) si sono moltiplicati e hanno già imposto un cambiamento nei modi per poter informare, influenzare o semplicemente fornire argomenti talvolta complessi per chi non è addetto ai lavori.



Ci troviamo, anche nella più remota provincia italiana, di fronte a una vera moltiplicazione di canali e strumenti analogici e digitali che stimolano una fruizione continua e dialogica: il mix minimo comprende comunque cartellonistica, carta, web (fruibile da diverse piattaforme). Oggi è facile alzare la voce e farsi ascoltare, per un cliente arrabbiato, anche in mancanza di grandi investimenti. Sono le tre A dell’informazione - anything, anytime, anywhere - a stabilire i nuovi binari del dialogo.
Il risultato è che i modelli classici della comunicazione, l’organizzazione delle aziende, i canoni tradizionali della professione giornalistica, le competenze richieste ai manager delle aziende, sono messi in discussione e vanno quantomeno ampliati.
Ha fatto notizia, qualche mese fa, il dibattito in diretta con la trasmissione televisiva Rai Report da parte dell’ufficio comunicazione di ENI a colpi di hashtag (#) su Twitter. I due media non hanno la stessa potenza di fuoco, per audience e caratteristiche di fruizione, ma il caso ha fatto scalpore e gli addetti alla comunicazione pubblica hanno preso atto con forza della novità: l’azienda è chiamata a controbattere ad accuse talvolta in tempo reale. “Agire” diventa “essere”.[...]

©nuovaenergia

             
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Con l’avvio di questa rubrica è affrontato un tema molto caldo: come la comunicazione, a maggior ragione se omnicanale, può supportare un’azienda nelle proprie attività di business in una fase di cambiamento importante come quello attuale.
Il punto non è il “se”: l’editoria è per certi versi il mezzo di comunicazione per eccellenza e se non fossimo convinti dell’importanza della comunicazione avremmo chiuso i battenti da tempo. Piuttosto il “come”, con quali contenuti, attraverso quali supporti. E qui il racconto si fa certamente più complesso.
Questi “episodi”, che ci accompagneranno da qui alla fine dell’anno, sono curati da Ketchum, che porrà l’attenzione di volta in volta su uno specifico argomento di comunicazione e cercherà di fornirne una visione quanto più esaustiva possibile.
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