È nato prima l’uovo o la palina?

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Per promuovere e lanciare il comparto della e-mobility vale la pena partire dalle colonnine, disseminando le città e le strade di punti di ricarica? E a quel punto le auto verranno da sole.Oppure è più ragionevole favorire una capillare diffusione delle auto, puntando su generosi incentivi all’acquisto?


E a quel punto l’infrastruttura sarà costretta a dare una risposta a una domanda già in essere. Sembra il classico paradosso che chiama in causa uovo e gallina cercando di scoprire chi dei due è nato prima.
A dire il vero, in questo caso c’è un punto fermo. Mentre per uova e pollame può essere solo una questione di punti di vista, nel caso di un’auto, per consentirle di viaggiare da qualche parte si deve pur fare il pieno. Insomma, una presa può esistere anche senza una spina.
Ma una spina senza presa... di strada ne fa ben poca.

Può essere allora curioso - poco più che un gioco - andare a vedere come la pensano in giro per il mondo sulla questione. Per farlo si può partire dai dati del Global EV outlook 2016 della IEA, di recente pubblicazione.
Dunque, la Cina al momento è il Paese con il più elevato stock circolante di e-car, il 38 per cento del totale mondiale, ospita addirittura il 44 per cento delle colonnine fast charger e il 29 per cento di quelle tradizionali.[...]

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