Due anni dopo la Brexit... la situazione si fece esplosiva
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di Michele Governatori






___________22 luglio 2034

Cari amici, molti ancora si chiedono, come capita con le ricorrenze speciali, cosa stavano facendo o dov’erano quando hanno appreso la notizia del referendum Brexit.


Io ero una bambina: fu qualcuno, credo a scuola, a parlarcene e non mi interessava molto a dire il vero. Oggi leggiamo sui libri di storia come sono andate le cose e quindi sappiamo quanto è stato importante, eccetera, eccetera, sappiamo che è stato l’inizio di un processo a catena e bla bla.
Ma il mio primo ricordo infantile vero che abbia a che fare con la Brexit risale a un paio d’anni dopo il referendum inglese.
E si tratta di immagini del famoso video che l’allora capo della Lega Nord (un movimento politico italiano di quei tempi) mise in diretta streaming su facebook (facebook credo ricordiate cos’era).

Il Tizio si trovava in una valle credo piemontese, la Val Formazza, e insieme a un compagno di partito era entrato in un cunicolo con caschi da minatore dotati di lampade.
Era il cunicolo di passaggio del metanodotto dalla Svizzera, e lui era lì per segarlo in due.
Un gesto “simbolico”, come lui anticipò nella sua diretta streaming prima di compierlo, per dimostrare che l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea non aveva alcuna conseguenza nemmeno nel settore degli approvvigionamenti d’energia.

“Eh, ma però senti: la Svizzera…” disse il suo compare.
“Eh?” rispose lui seccato guardando fuori dall’inquadratura.
“No dico, la Svizzera non è nell’Unione”.
Il leader sentenziò che ovviamente lo sapeva benissimo ma che comunque quel gas era europeo (su questo aveva ragione) e che quindi bando alle ciance: si sbrigassero a segare il tubone.

Non facile: acciaio speciale adatto all’altissima pressione del gas dentro (ma su questo il leader non aveva purtroppo riflettuto). Non facile, vero, ma era comunque possibile per la loro maxi sega alternativa elettrica comprata apposta da LeroyMerlin con corredo di lama segante in plurititanio.
Per quanto si trattasse di un prodotto sottomarca, il nome ricordava un cognome tedesco e quindi l’oggetto sicuramente era affidabile.

Non fu comunque facile.
I due misero il cellulare in diretta streaming su un treppiedino e iniziarono a tener ferma la maxi sega mentre essa intaccava con fatica l’acciaio speciale.
Come sapete, esplose.


             
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Marta non è scomparsa ma ritorna in un blog
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