Sopravvenienza normativa: cosa succede se l’amministrazione è in ritardo
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di Giovanni Battista Conte | avvocato in Roma





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Capita spesso che i progetti di impianti restino molto a lungo in istruttoria presso le amministrazioni pubbliche che devono autorizzarli. Purtroppo addirittura diversi anni. Cosa succede se il provvedimento che li definisce viene poi annullato?


In un caso interessante, una Regione aveva analizzato un progetto attraverso lo schema procedimentale della Conferenza di servizi all’interno della quale le amministrazioni avevano espresso i propri pareri ed erano risultati prevalenti quelli in senso positivo. Tuttavia la Soprintendenza, nella sua qualità di organo periferico del Ministero dei beni culturali, non si era espressa. La legge prevede che in questo caso il silenzio della Soprintendenza debba intendersi come un parere positivo.
L’organo regionale preposto all’autorizzazione del progetto, però, ha concluso la Conferenza di servizi con una decisione positiva condizionata al parere della Soprintendenza che non si era ancora espressa e che, al di fuori della Conferenza e successivamente alla chiusura, si è espressa negativamente.









Il provvedimento finale è stato quindi negativo. Il proponente ha impugnato il provvedimento e il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche lo ha annullato in quanto i pareri espressi fuori Conferenza sono nulli.
Pertanto la Conferenza di servizi doveva concludersi positivamente e basta. A questo punto il produttore si aspettava che la Regione emanasse finalmente il provvedimento positivo. Ma questo non è avvenuto. L’Amministrazione, invece, ha impugnato la sentenza in Cassazione, ha riaperto nel frattempo la Conferenza di servizi permettendo alla Soprintendenza di esprimere il suo parere negativo e, dopo aver emanato un preavviso di rigetto, si accingeva a bocciare il progetto.[...]

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