In Germania a lezione di flessibilità

Torna al sommario di Dario Gallanti e Oliver Olejar| Danske Commodities






Durante la riunione di kick-off dell’AEEGSI sulla Riforma del Dispacciamento Elettrico (RDE) è sembrato evidente come i tempi per un aggiornamento definitivo delle regole di mercato non siano ancora completamente maturi né lo saranno nel breve periodo.


Se tematiche quali l’introduzione di un mercato intraday continuo e la partecipazione della domanda al mercato del bilanciamento verranno discusse in Piazza Cavour solo a partire dai prossimi mesi, non mancano certo esempi virtuosi a cui ispirarsi, Germania in primis.
In uno scenario in cui diversi siti industriali tedeschi dispongono di risorse di flessibilità inutilizzate derivanti da generatori di riserva, carichi interrompibili o eccesso di produzione (solo per citarne alcuni), tali asset possono rappresentare, dati gli adeguati strumenti di mercato, una grande opportunità; tanto più in uno scenario di mercato volatile come quello attuale dovuto, tra gli altri fattori, ad un’importante quota di produzione da fonti rinnovabili.


Nel corso degli ultimi anni la quantità di energia rinnovabile generata sul mercato tedesco è cresciuta esponenzialmente e ci si aspetta che tale incremento continui negli anni a venire.
In giornate particolarmente ventose e soleggiate, fino al 78 per cento del carico tedesco viene soddisfatto tramite energie rinnovabili. È utile ricordare in questa sede non solo che le energie rinnovabili sono dispacciabili esclusivamente a scendere, ma sono anche stocastiche, potendone prevedere la produzione solo con un limitato grado di accuratezza.
Ad esempio può risultare complesso individuare con precisione quando un fronte d’aria colpirà il Nord della Germania, incertezza questa che genera elevati volumi di sbilanciamento nella rete. Di conseguenza nel mercato intraday continuo, in cui l’energia viene scambiata 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, la volatilità aumenta. [...]

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