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Francesco Sperandini

Le scrivo in merito agli articoli dell’avvocato Giovanni Battista Conte ospitati dalla sua prestigiosa e apprezzata rivista. Li ho letti con particolare interesse. Mi sento però in dovere di farle pervenire alcuni minimi rilievi su quanto riportato negli stessi.


Riferendomi all’articolo pubblicato sul numero 5|2015 – Rinnovabili, produttori alle prese con la PASnon risponde al vero che recentemente il TAR Calabria (Catanzaro) si è trovato ad analizzare un provvedimento di decadenza dagli incentivi adottato dal GSE. È noto nel settore, sicuramente lo è alla classe forense, che per i ricorsi avverso i provvedimenti del GSE la competenza è riconosciuta esclusivamente al TAR Lazio. Il giudizio amministrativo citato dall’avvocato Conte, infatti, non vede in alcun modo coinvolto il GSE, avendo ad esclusivo oggetto alcune note dell’Ente Locale che si era espresso rilevando l’assenza del titolo autorizzativo in capo al titolare di un impianto eolico.

Norme e sentenze a sostegno di quanto sia corretto il comportamento del GSE nel caso di specie sono facilmente riscontrabili da chiunque abbia tempo e interesse a cercarle. Mi limito invece a partecipare con lei e con i lettori quale obbrobrio giuridico si genererebbe ipotizzando, per assurdo, che il GSE, in presenza di un Ente Locale che dichiari l’assenza di autorizzazione, se ne disinteressi e continui ad erogare incentivi pubblici. Quale figura anomala di Società per Azioni (tale è infatti il GSE) avrebbe creato il nostro ordinamento giuridico se conferisse alla stessa il potere di prevaricazione rispetto agli atti di un Ente Pubblico in materia di autorizzazioni? [...]

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