Derchi: “Pronti a innovare il parco eolico, con trasparenza”
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di Davide Canevari


Sono stati i primi ad essere installati. E quindi hanno spesso scelto le posizioni migliori, quelle più ventose. Ma dopo dieci anni o più di funzionamento necessitano di un massiccio rinnovamento tecnologico, per continuare a fare il loro mestiere in modo effi ciente ed efficace.


Sono quei 2.000 MW di potenza eolica che, in Italia, hanno dato il via allo sviluppo delle rinnovabili in generale, e dell’energia dal vento in particolare. Come intervenire su questi impianti, non più sostenibili nel medio e lungo periodo dal punto di vista tecnologico ed economico, senza creare impatti ambientali?
Nasce per rispondere a questa domanda la Carta per il rinnovamento eolico sostenibile che è stata sottoscritta durante il salone Ecomondo di Rimini da E2i, Enel Green Power, ERG Renew, Falck Renewables, IVPC, insieme a Legambiente ed ANCI.
Obiettivo del documento è quello di identificare regole operative, criteri applicativi, standard, procedure e best practice che permettano di garantire effi cacia e trasparenza nei progetti di rinnovamento del parco eolico esistente in Italia, per costruire un percorso di sostenibilità qualificante.

Da sempre gli impianti eolici creano un valore aggiunto sul territorio che interessano, ma inevitabilmente rappresentano anche un disturbo. L’occasione che si propone ora è quella di installare macchine più sicure e meno invasive, riducendo in questo modo l’effetto selva, potendo sostituire tanti impianti di piccole dimensioni con poche macchine più efficaci, efficienti, performanti; offrendo anche maggiore flessibilità tecnica a servizio della rete elettrica. [...]
La Carta vuole essere anche uno stimolo ad innovare, semplifi cando le regole del gioco. Abbiamo incontrato Massimo Derchi, managing director di ERG Renew, per sfogliare assieme la Carta e scendere più nel dettaglio delle motivazioni che l’hanno ispirata.[...]


©nuovaenergia

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