DI TUTTO UN PO' 330 - Talvolta il drone può cadere nell’inconscio

Ho avuto incubi e credo che li rivivrò. Volevo consultare un medico viennese, assai esperto in sogni e insetti ma mi hanno detto che ha cambiato indirizzo, trasferendosi in luogo remoto dove non arreca alcun disturbo la psicopatologia della vita quotidiana. Tant’è. Si tratta di quanto segue.

Nell’incontro di calcio tra Serbia e Albania, i tifosi di quest’ultima hanno fatto ronzare in campo un drone (artigianale, non sofisticato come quelli impiegati in Iraq e dintorni) corredato da una bandiera patriottica (c’entra il Kosovo filo Tirana). I tifosi e i giocatori serbi, a Belgrado, non hanno accettato di buon grado l’iniziativa e si è scatenata una “battaglia” sul terreno di gioco (si fa per dire) e sugli spalti con conseguente sospensione dell’incontro. Spaventa la violenza in sé e si pensava che i due Paesi ne avessero vista e avuta abbastanza. Va da sé che le lezioni della storia non meritano un calcio nel sedere.

Inquieta, a questo punto, l’impiego del “mezzo” che nella circostanza citata ha acceso le micce. E qui sta l’incubo, sotto le spoglie del drone. L’aggeggio sta diventando familiare al punto che si fa delle belle incursioni nell’inconscio. Infatti, di notte, mentre dormivo, ne ho visto uno che sorvolava una manifestazione sindacale con Camusso e Landini. Stavolta, al volante era agganciata una bandiera dei Cobas, seguita da uno stormo targato comitato precari (vari). In un’altra circostanza onirica, il drone stazionava sopra il parco di nota villa brianzola trascinando un imprecisato cencio di foggia burlesque.

Ancora più inquietante quello avvistato nel mio incubo ambientato dalle parti di Palazzo Chigi e che trasportava un trittico di vessilli raffiguranti in formato sguardo Che Guevara una signora tedesca con elmetto guglielmino, un giovane finlandese (che si occupa di economia a Bruxelles) con berretto da lappone, un volto sormontato da un tocco formato giudice.

Sognato tutto questo, resta un mistero. Ogni volta sono stato – per fortuna – svegliato dal fuoco della contraerea. Dal letto al lettino, il passo può essere breve.


Giuliano Agnolini
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