RUBRICA - Passato (quasi) prossimo

a cura di Giorgio Stilus

Gennaio-febbraio 1987. L’Italia legge poco (e si vede). Un curioso sondaggio rivela che su cento italiani che hanno acquistato Il nome della rosa, bestseller di fine Anni ‘80, solo 62 lo hanno poi effettivamente letto. Gli altri ne hanno fatto un semplice oggetto d’arredo o si sono limitati alle prime pagine. Non che l ’Italia dell ’energia mostrasse - in quei mesi - maggiore serietà e capacità di andare a fondo (dei problemi), senza fermarsi all ’introduzione.
Il dibattito è certamente dominato dal nucleare. Ma è un dibattito (dibattimento?) nel quale la sentenza appare già pronunciata prima ancora di chiamare a deporre i testimoni, come se si avesse una fretta immotivata di giungere subito alle conclusioni, all’ultima pagina; per mettere senza troppi complimenti la parola fine e riporre per sempre la questione in un cantuccio.
Illuminante, da questo punto di vista, il sondaggio Chi ha paura del nucleare? promosso dal Corriere della Sera e dalla Doxa. [...]


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