Caro Matteo, rottamiamo subito questi giochetti
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di Giuseppe Gatti




Caro Matteo, mi spiace, ma proprio non ci siamo e mi secca dovertelo dire dopo l’endorsement a tuo favore che ho smaccatamente fatto proprio su queste colonne. Siccome ti sostengo dal 2102 e tutto mi interessa tranne che salire sul carro del vincitore, devo esprimerti con franchezza il mio disappunto.
So bene che hai imposto a ministri, vice-ministri, sottosegretari e quant’altro un corso accelerato di informatica (mi dicono che l’abbia seguito per corrispondenza anche Angela Merkel, che ha abbandonato il Ghotic per il Verdana). Ho l’impressione però che per procedere più rapidamente gli allievi siano passati subito al Power Point, con il quale hanno assunto una certa dimestichezza, trascurando però sia l’Excel, sia il più prosaico Word.



Peccato che le slides mal si adattino alla formulazione di testi legislativi e il risultato, purtroppo si vede. Mi riferisco anzitutto al c.d. decreto competitività, limitandomi agli articoli “taglia-bollette”. L’art. 23 assicura una riduzione delle bollette per tutti gli utenti con potenza disponibile a partire da 16,5 kW. Sin qui tutto bene, solo che il costo di questa manovra, se il taglio deve essere di almeno il 10 per cento, si aggira sui 2 miliardi di euro e l’insieme delle misure indicate non arriva ad uno (da una prima stima siamo sui 700-800 milioni). Si può trovare il miliardo che manca? Certamente, ma allora il taglio sulle altre agevolazioni, per le quali sono sufficienti atti di indirizzo del MSE (a partire dall’interrompibilità) deve essere decisamente più drastico di quanto sinora proposto Qui basta un foglio Excel per disegnare l’intera manovra, che deve però essere esplicitata nella sua interezza, altrimenti rimaniamo all’annuncio dell’annuncio.
Veniamo al Word. [...]

©nuovaenergia

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