INFO@COMUNI - Se risparmia energia, l’edificio è amico dell’ambiente

30 maggio 2014 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Con gli incentivi fiscali del 55 per cento investiti 18 miliardi dal 2007 al 2012 nelle riqualificazioni energetiche. Il risparmio di energia primaria per circa 1.260 GWh/anno ha consentito una riduzione di anidride carbonica emessa in atmosfera stimabile in 270 kt/anno.


Non è facile, per i cittadini, avventurarsi nel linguaggio burocratico-amministrativo. Un’allergia comprensibile, che può essere curata (in alcuni casi). Ad esempio, se si cita la legge 296/06 e successive modifiche inizia la sofferenza ma se si parla di incentivi fiscali, la faccenda cambia. Cambia ancora in meglio se, per intenderci, ai numeri della legge sopracitati si aggiunge quel “55 per cento” che ha fatto molto piacere ai cittadini e non solo a loro.
Al di là dei giri di parole, andiamo alla sostanza ricordando che quella percentuale (poi aumentata in alcuni casi, ma non scendiamo nel dettaglio) allude alle detrazioni fiscali relative alla riqualificazione energetica degli edifici. Di che cosa si tratta? È possibile “scaricare” nella denuncia dei redditi alcune spese. Tra queste, la sostituzione di serramenti e infissi, l’installazione di caldaie a condensazione, caldaie a biomassa, pannelli solari e pompe di calore nonché coibentazione di pareti e coperture e, infine, riqualificazione globale.
Una serie di lavori che, per l’appunto, ri-qualificano un edificio generando anche un beneficio per l’ambiente. Per capirlo, ancora un piccolo sforzo per apprendere che l’energia primaria è quella ottenibile da una fonte che c’è già in natura e non necessita di trasformazioni. Lo è il solare o il gas, non lo è la benzina.
Quindi, uno sguardo al Rapporto 2012 Le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente elaborato dall’Enea. Un primo dato: dal 2007 al 2012, grazie alle detrazioni fiscali al 55 per cento, sono stati investiti 18 miliardi di euro nelle riqualificazioni energetiche degli edifici. Il risparmio energetico in energia primaria attribuibile agli interventi di riqualificazione energetica che nel 2012 hanno beneficiato degli incentivi fiscali previsti dalla legge 296/06 e successive modifiche (vedi sopra…) è stato di circa 1.260 GWh/anno, con una conseguente riduzione di CO2 emessa in atmosfera stimabile in 270 kt/anno (vedi benefici ambientali…).
Le richieste d’intervento sono state 265.400 per investimenti complessivi superiori a 2,8 miliardi di euro e un totale degli importi portati in detrazione pari a 1,58 miliardi di euro. Il costo medio per intervento è di 10.865 euro, con un risparmio medio pari a circa 4,7 Mwh/anno.
Proviamo a quantificare alcune voci: oltre 2.300.000 metri quadri di infissi sostituiti e più di 1.200.000 quelli delle superfici opache riqualificate; circa 120.000 metri quadri di pannelli solari termici installati; quasi 1.600 milioni di euro il valore complessivo degli importi portati in detrazione.
E tirando le somme…, risulta che al 2012 circa il 6 per cento delle famiglie italiane abbia beneficiato della campagna del 55 per cento e che, approssimativamente, il 6,2 per cento del patrimonio edilizio nazionale abbia subito un ciclo di riqualificazione energetica (parziale o globale). Che sia la strada buona per mettere in moto l’economia dando una mano all’ambiente?
Non sarebbe poi male…


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