Marta non è ancora spacciata | PUNTATA 4
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di Michele Governatori




             
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Derrick
(riserve non convenzionali) prosegue il suo esperimento a puntate; e siamo ormai alla quarta tappa!
Un racconto, che non so bene dove andrà a parare a dire il vero (ma poi la vita non è forse così? E questo dev’essere un racconto verosimile…), ma che di sicuro nell’ambientazione avrà molti elementi che si riferiscono al mondo di questa rivista e di chi la legge: l’energia.
Il mio obiettivo non è camuffare aziende e personaggi reali del nostro settore per parlare liberamente di loro, ma lanciare qualche idea o provocazione o ipotesi molto pop su come potrebbe funzionare l’energia tra, diciamo, vent’anni. Non su come penso che funzionerà, di questo non ne ho idea, faccio solo ipotesi un po’ a ruota libera. Attraverso un racconto.
Del resto ho scritto romanzi, ci ho perso le notti per anni, evidentemente la narrativa letta e scritta è un pallino nella mia vita. Non è che uno nasce e muore nel suo lavoro “normale”. Vediamo se, almeno nell’evasione di queste pagine, riesco a confondere queste mie due facce.
_____________________________________________________________________Michele Governatori

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PUNTATA 4 (MATTEO)


La casa di Torresmorta (VT) se fosse stato per Elisa avrei dovuto venderla quindici anni fa quando hanno introdotto il Bollettone. Ma ho resistito.
“Ma se non ci andiamo mai!” insisteva Elisa.
Era abbastanza vero. Ma lei non considerava il valore d’opzione. Quanto valeva la possibilità di chiudere una discussione dicendo “vado qualche giorno a Torresmorta così mi lasci in pace”?. Oppure, ancora meglio, di pensare di andare a Torresmorta a farmi gli affaracci miei.

Il guaio però era che il governo, dopo aver spergiurato di non aumentare ancora le tasse sulle seconde case, aveva messo una super imposta sull’energia: chiunque avesse un contatore doveva pagarla. Il Bollettone. Per le seconde case si pagava anche senza consumare niente. Il federalismo fiscale prevedeva poi che le regioni in dissesto potessero aggiungerci una componente ulteriore, cosa che naturalmente il subcommissario della Gestione Liquidatoria Area Lazio (GLAL, già Regione Lazio) fece istantaneamente.
Il risultato era che la casetta di Torresmorta mi sarebbe costata come due mesi all’anno in hotel full board a St. Moritz, e che le sue valutazioni di mercato secondo l’agenzia locale fossero ormai negative. (Sì: negative, perché il costo dell’imposta di registro regionale della GLAL e del notaio erano superiori alla disponibilità a pagare degli acquirenti per la casa, grazie alle nuove tasse).

Comunque: ho resistito a non vendere e ho avuto ragione. Perché poi una ditta di Treviso ha comprato un brevetto americano di supercondensatori ai nanotubi di carbonio e ha messo in vendita l’EiV: Energia in Valigia.
Oggi tutti sappiamo cos’è ma allora nelle prime versioni sembrava un thermos da picnic un po’ troppo grosso e pesante. Si attaccava alla presa di casa e si caricava per poi portarsi dietro l’energia. Praticamente una batteria.
L’EiV carico lo attacchi all’ex contatore nelle seconde case per rifornirle durante i giorni di vacanza. Senza bollette e senza allacciamenti di rete. E soprattutto senza Bollettone. Io sono stato tra i primi a comprarlo. [...]


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