INFO@COMUNI - Il riciclo del vetro frantuma record in Europa e Italia

29 aprile 2014 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Nel 2012 i tassi medi nell’Unione hanno superato la soglia del 70 per cento mentre il nostro Paese la “sorpassa” con un riciclo effettivo del 70,9 per cento e una raccolta, per il riciclo, del 76. Il Vecchio Continente ha risparmiato 189 milioni di tonnellate di materia prima con 138 milioni di tonnellate di rifiuti che non sono finiti nelle discariche.


Sarà fragile, ma fino ad un certo punto. A fronte di alcune statistiche il vetro si dimostra robusto, verrebbe da dire infrangibile. Soprattutto quando sui tratta di avviarlo al riciclo. Lo confermano i dati presentati da FEVE, la Federazione europea dei produttori di contenitori di vetro. Dati doppiamente positivi.
Infatti, nel 2012 i tassi medi di riciclo del vetro nell’Unione europea hanno superato la soglia del 70 per cento e l’Italia si posiziona al di sopra di questa media (con un tasso di riciclo effettivo del 70,9 per cento e un tasso di raccolta, per il riciclo, del 76). Tanto per farsi un’idea, l’Unione ha raccolto oltre 25 miliardi di bottiglie e vasi destinati a “riprodursi”. L’idea diventa ancor più chiara apprendendo che con la sola materia prima risparmiata si potrebbe costruire l’equivalente di due piramidi egizie. E l’Italia fa la sua parte collocandosi in terza posizione dopo Germania e Francia, con 1.673.000 tonnellate avviate al riciclo.
I risultati ottenuti acquistano maggior rilevanza considerando che tra il 1990 e il 2012 il consumo in Europa di prodotti confezionati in vetro è aumentato del 39 per cento, a fronte di un riciclo aumentato del 131 per cento. Ciò ha consentito una triplice riduzione: dell’impiego di materie prime, delle emissioni di anidride carbonica e dell‘energia necessaria per realizzare nuovi contenitori. In altri termini, l’impatto ambientale beneficia - grazie al riciclo - di un risparmio di 189 milioni di tonnellate di materia prima con 138 milioni di tonnellate di rifiuti che non sono finiti nelle discariche. Ecco, quindi, un circolo virtuoso che produce ricchezza economica e benessere per l’ambiente. In questo caso, è accettabile che il vetro finisca in frantumi.


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