28 febbraio 2014 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Complessivamente, ogni anno, sono trattati più di 25 miliardi di pezzi per un totale di 365.000 tonnellate evitando l’emissione di 3 milioni di tonnellate di gas serra. Lo scorso anno, l’Italia ha avviato al riciclo oltre il 60 per cento degli imballaggi in alluminio usati e si colloca al terzo posto nella graduatoria mondiale, insieme con la Germania, preceduta da Giappone e Stati Uniti.


Ha una sessantina d’anni, li porta bene nonostante - ogni tanto - ritorni in vita e nonostante la possano distruggere all’infinito. Il mistero… va chiarito subito precisando che l’oggetto in questione è la lattina di alluminio, quella utilizzata come contenitore di bevande. Precisando anche che il metallo con cui è prodotta è riciclabile all’infinito. Sempre che lo si voglia fare, facendo un piacere all’ambiente e al risparmio di energia.
Bene, strappiamo la linguetta e gustiamo una notizia al sapore di record. Eccola: nel 2013, il tasso di riciclo complessivo delle lattine per bevande in alluminio, nelle 27 nazioni dell’Europa Unita e nei Paesi dell’EFTA (Associazione Europea di Libero Scambio) ha raggiunto il 68 per cento. Cial, il consorzio di riciclo dell’alluminio, fornisce altri dati. Includendo la raccolta di lattine nei restanti Paesi europei e in Turchia, sono più di 25 i miliardi di lattine riciclate annualmente in Europa.
Una quantità pari a 365 mila tonnellate di alluminio riciclato, che consente di evitare - sempre ogni anno - 3 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra. Numeri che posso indurre a stappare un’altra lattina se, poi, le previsioni tendono all’ottimismo. Infatti, la European Aluminium Association (EAA) confida che nel 2015 si toccherà il 75 per cento e, nel 2020, l’80 per cento.
Bene, non c’è due senza tre. Fra i Paesi europei, l’Italia se la cava assai bene nella raccolta differenziata di questo materiale. Nell’ultimo anno, infatti, è stato avviato al riciclo oltre il 60 per cento degli imballaggi in alluminio usati. Per l’esattezza, non solo lattine per bevande, ma anche scatolame, bombolette, vaschette, tubetti, tappi e foglio in alluminio. Inoltre, circa il 90 per cento dell’alluminio prodotto in Italia nasce dal riciclo e vale la pena di sottolineare che le tecnologie utilizzate consentono di risparmiare il 95 per cento di energia rispetto a quella necessaria per la produzione da materia prima.
Insomma, l’Italia dell’alluminio si mostra virtuosa nel riciclo e - nella graduatoria mondiale - si gioca il terzo posto con la Germania preceduta da Giappone e Stati Uniti. Si parlava di lattine e quando si è assetati di buone notizie, anche queste appena elencate possono portare un po’ di ristoro.