INFO@COMUNI - Capoluoghi di Provincia: meno rifiuti urbani ma sale la differenziata

20 dicembre 2013 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Lo scorso anno la raccolta dei rifiuti urbani è diminuita del 3,9 per cento, passando dai 590,5 chilogrammi pro capite del 2011 a 567,3. I minori consumi non hanno impedito la crescita della raccolta differenziata che ha toccato il 34,9 per cento con un più 1,4 per cento rispetto all’anno precedente. Al primo posto il Centro Italia, che totalizza 626,7 chilogrammi per abitante, seguono Nord e Mezzogiorno rispettivamente con 550,7 e 536,2.


Dove? Nei Comuni capoluogo di Provincia. Quando? Nel 2012. Che cosa? La raccolta dei rifiuti urbani, che è diminuita del 3,9 per cento, passando dai 590,5 chilogrammi pro capite del 2011 a 567,3. Questi i dati contenuti nell'indagine Dati ambientali nelle città, effettuata dall’Istat. Precisiamo che la flessione si spiega con un minore consumo causato dalle perduranti difficoltà economiche del Paese. Tuttavia, ed è un dato confortante, sempre secondo il rapporto, continua a crescere la raccolta differenziata, passata nel 2012 al 34,9 per cento dei rifiuti urbani (+1,4 per cento rispetto all'anno precedente). Un’occhiata al volo, sorvolando l’Italia.
Con 626,7 chilogrammi per abitante, i Comuni capoluogo di Provincia del Centro continuano a essere quelli dove si raccolgono le quantità maggiori di rifiuti urbani. In quelli del Nord se ne raccolgono circa 550,7 mentre nel Mezzogiorno si scende a 536,2. Rispetto al 2011, le contrazioni sono in media maggiori tra i capoluoghi del Nord (4,5 per cento) e tra quelli del Mezzogiorno (4 per cento), con il Centro che segna il 3,1 per cento.
Permangono le differenze territoriali anche in termini di percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani, mediamente il 46,1 per cento nei Comuni capoluogo del Nord, il 32 per cento in quelli del Centro e il 21,4 nel Mezzogiorno. Sono 11 i Comuni capoluogo di Provincia che hanno raggiunto l'obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata imposto dalla normativa per la fine del 2012.
Concludendo in bellezza… alcuni dati. Lo scorso anno, 104 capoluoghi su 117 hanno fruito di uno specifico regolamento comunale a favore della gestione eco-sostenibile dei rifiuti urbani. Sono 61 le amministrazioni che hanno previsto almeno un’agevolazione verso le utenze domestiche che effettuano l’auto-compostaggio per l’utilizzo domestico come fertilizzante degli scarti organici dei rifiuti urbani. In 107 Comuni è previsto il ritiro dei rifiuti ingombranti su chiamata, in 104 è presente e funzionante almeno un’isola ecologica e in 99 capoluoghi è attivo un servizio di “raccolta porta a porta”, almeno per parte delle utenze e delle tipologie di rifiuto.
Nel 2012, il 36 per cento della raccolta differenziata nei Comuni capoluogo di Provincia proviene da rifiuto verde organico e legno (71,3 kg per abitante). Nelle posizioni di rincalzo, carta e cartone (il 31,5 per cento dalla raccolta, 62,4 kg per abitante) e vetro (il 12,5 per cento, 24,7 kg per abitante). Non si pretende che dopo aver letto queste righe qualcuno faccia salti di gioia. Ma non sono risultati da buttare!


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