Bortoni: “Problemi e soluzioni di respiro europeo”
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PUBBLICHIAMO UNA SINTESI DELLA “RELAZIONE ANNUALE SULLO STATO DEI SERVIZI SULL'ATTIVITÀ SVOLTA” PRESENTATA DAL PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PER l’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS



CONTESTO GENEREALE
Il calo dell’attività economica, rivelatosi nella perdita di ben 7 punti di PIL dal 2008 ad oggi, si è riflesso anche nella picchiata della domanda di energia del Paese, che nel 2012 è tornata ai livelli del 1998 e non dà alcun segno di ripresa. Nel settore del gas si registra un’ulteriore severa restrizione della domanda nazionale: circa il 3,5 per cento in meno nel 2012 rispetto al 2011, dopo il -6,3 per cento dell’anno precedente. Sul lato dell’offerta mondiale di gas vi sono importanti novità di cui, come Europei, non riusciamo ancora ad approfittare appieno. L’ampliamento, anche grazie allo sviluppo del cosiddetto shale gas americano, del differenziale del prezzo del gas tra Stati Uniti ed Europa rappresenta un macigno per la competitività dell’industria europea e conseguentemente italiana, in particolare nei settori più esposti alla concorrenza internazionale. Illusorio sarebbe immaginare un’esportazione tout court dei prezzi gas degli USA in Europa, tenendo anche conto dei corsi elevati dei mercati asiatici e del loro incremento di domanda.


SETTORE GAS
Domanda ai livelli del 1998
All’interno di questo cambiamento strutturale dei mercati e di ritrovata coesione europea, ha trovato origine il progetto dell’Autorità di riforma delle condizioni economiche del servizio di tutela gas (famiglie e piccole imprese), con la principale finalità di trasferire a tutti i clienti i benefici derivanti da prezzi spot all’ingrosso della materia prima allineati a quelli europei. Per il clientetipo domestico in tutela la riduzione attesa del prezzo finale dal 1° aprile al 1° ottobre 2013 è del 7 per cento, incorporando anche la prima riduzione del 4,2 per cento decisa lo scorso aprile, e si applicherà per i consumi del trimestre invernale. Questo ribasso percentuale sull’intero prezzo è stato determinato dall’abbassamento di quasi 20 punti percentuali del prezzo della materia prima gas nello stesso periodo e consentirà, nel giro del semestre aprile-settembre 2013, di riportare indietro le lancette dell’orologio tariffario di ben 2 anni, annullando tutti gli aumenti che sono nel frattempo intervenuti per effetto della modalità di determinazione del prezzo della materia prima pre-riforma. [...]


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