di G.B. Zorzoli



Un abile regista non avrebbe potuto fare meglio. Mercoledì 26 giugno: relazione annuale del presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni; giovedì, 27 giugno, relazione del presidente Chicco Testa all’assemblea di Assoelettrica, conclusa da una tavola rotonda con la partecipazione del ministro Zanonato, del presidente della Commissione industria del Senato Mucchetti, del presidente dell’AEEG Bortoni, del vicepresidente di Confindustria con delega per lo sviluppo economico e l’energia, Regina. Di lì a pochi giorni, lunedì 4 luglio, convegno di Confindustria Energia su Energia, crescita e occupazione: quale ruolo per l’industria dell’Energia?, con quasi tutti gli stessi protagonisti e focus sui medesimi temi “caldi”: la difficile coesistenza degli impianti termoelettrici con quelli alimentati con rinnovabili e prospettive/costi di queste ultime.


Pur con accenti e sfumature diversi, in tutti gli interventi è prevalsa la preoccupazione per il sottoutilizzo degli impianti termoelettrici, per l’effetto sui prezzi all’ingrosso del costo marginale pressoché nullo di eolico e fotovoltaico, sui livelli elevati dei prezzi pagati dai consumatori finali, principalmente a causa degli oneri indotti dagli incentivi alle rinnovabili, soprattutto al fotovoltaico. Problemi incontestabilmente reali, in parte aggravati da eccessi nell’incentivazione del fotovoltaico (di cui responsabile principale è il mondo della politica) e negli investimenti in cicli combinati (e qui la responsabilità va al mondo dell’imprenditoria), ma le proposte avanzate per risolverli, o per lo meno mitigarli, pur con maggiori o minori cautele diplomatiche, hanno tendenzialmente espresso un orientamento volto a penalizzare il comparto delle rinnovabili.[...].

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