INFO@COMUNI - L’interconnessione facilita il dialogo con il futuro

29 marzo 2013 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Dagli elettrodomestici ai componenti auto e altri tipi di apparecchi, in Italia sono circa 5 milioni gli “oggetti” che comunicato in rete con un cellulare. Il settore ha registrato una crescita del 25 per cento rispetto al 2011 con un valore di mercato che supera gli 800 milioni di euro. Vantaggi anche nella gestione dei servizi pubblici.

Fino a non molto tempo fa, sembravano cose dell’altro mondo che si potevano ammirare o leggere nei film o nei libri di fantascienza, destando a volte un sorrisetto di ironica sufficienza. Campa cavallo… Invece, oggi, il futuribile di allora è realtà e questa sembra destinata ad allargarsi conquistando fasce sempre più estese della nostra quotidianità. Merito anche e soprattutto della rete telematica che ha cambiato molte cose della nostra vita.
Visto che ormai la lingua inglese domina questo settore dell’innovazione, non si può fare a meno, inizialmente, di ricorrervi citando l'Internet of things, ovvero “l’Internet delle cose”. Ovvero, l’Internet esteso al mondo delle cose inanimate, Ovvero, ancora, il numero di “oggetti” interconnessi via cellulare. Stop.
Caliamoci nella realtà di questi numeri forniti da una ricerca del Politecnico di Milano. In Italia c’è un settore che ha raggiunto quota 5 milioni, crescendo del 25 per cento rispetto al 2011, per un valore di mercato di oltre 800 milioni di euro. Vi fanno parte cose inanimate come elettrodomestici, componenti auto e altri tipi di apparecchi che comunicano direttamente in rete, anche tra loro, con applicazioni e servizi per esempio per la domotica o per il settore auto. La sfida è aperta e la partita promette di essere avvincente negli sviluppi e nell’esito finale positivo per tutti.
Infatti, ancora un po’ di inglese, sta prendendo piede il concetto di smart city (città intelligente), che si traduce nel monitoraggio e nella gestione di elementi come il traffico, gli spazi verdi e i parcheggi. Il tutto possibile, grazie alla connessione alla rete. Nella quale finiscono, utilmente “intrappolati” nuovi modelli di gestione del privato. Infatti, oltre ai contatori intelligenti per misurare i consumi, le applicazioni si estendono all’illuminazione pubblica, alla verifica del riempimento dei cassonetti dei rifiuti, al monitoraggio degli spazi verdi e del traffico, gestione dei parcheggi.
Indubbi i vantaggi, non solo per la velocità di monitoraggio ma anche per i risparmi di cui beneficerebbe la pubblica amministrazione. Il presente/futuro è a portata di mano disponendo di tecnologie ormai mature. Le potenzialità dell’interconnessione sono tutte da esplorare, in positivo, e magari da concretizzare il più presto.


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