INFO@COMUNI - Rifiuti, in Italia un terzo riciclato o trasformato in compost

29 marzo 2013 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Secondo I dati forniti da Eurostat, nel 2011 abbiamo trattato 505 chilogrammi dei 535 chilogrammi pro-capite prodotti; solo il 34 per cento è stato riciclato o trasformato in compost rispetto ad una media europea del 40 per cento. In discarica è stato conferito in 49 per cento dei rifiuti con il 17 per cento destinato alla termovalorizzazione.

Il quantitativo “pesa”, eccome. Ma non bisogna farsi prendere dal panico… Le statistiche, in certi casi, “fanno la media”. Nel nostro, comunque, “dicono” qualcosa di interessante.
A dircelo, sono i dati diffusi da Eurostat sui rifiuti. In Italia nel 2011 se ne è prodotta mezza tonnellata pro-capite, per l’esattezza (statistica) 535 chilogrammi. Allora, su questo ammontare sorvoliamo, non perché non sia importante affermare e sperare che in futuro possa diminuire. Non si sorvola, invece, sul fatto che di quei 535 chilogrammi 505 sono stati trattati, ma a livello complessivo solo il 34 per cento riciclati o trasformati in compost (usato come fertilizzante naturale).
Il nostro Paese non si distingue, quindi, confrontando queste percentuali con quelle della media dei 27 Paesi della Comunità che si attesta sul 40 per cento. Riassumendo e mettendo un po’ il dito nella piaga… per Eurostat, in Italia il 49 per cento dei rifiuti è stato conferito in discarica, il 17 per cento in termovalorizzatori, il 21 per cento riciclato e il 13 per cento trasformato in compost. Fatti salvi casi isolati virtuosi, l’ottimizzazione rimane l’obiettivo generale a cui tendere.
Ecco un altro termine di confronto. Nel 2011 - come detto - circa il 40 per cento dei rifiuti municipali trattati nell'area Ue-27 sono stati riciclati o trasformati in compost, rispetto al 27 per cento del 2001, mentre ha toccato la quota di 503 chilogrammi la media pro-capite dei rifiuti municipali generati, e 486 i trattati. Queste le modalità di smaltimento: il 37 per cento in discarica, il 23 all'inceneritore, il 25 riciclati e il 15 trasformati in compost, contro il 56 per cento dei rifiuti in discarica nel 2001, il 17 incenerito, il 17 riciclati e il 10 trasformato in compost.
Tuttavia, ci può consolare che altri Paesi non scherzano a quantitativi municipali prodotti. Tra gli Stati membri, la Danimarca surclassa tutti con 718 chili seguita da Lussemburgo, Cipro e Irlanda, con volumi che si situano tra i 600 ed i 700 chili a persona. L'Italia si trova nella medesima fascia (tra i 500 ed i 600 chilogrammi) di Germania, Paesi Bassi, Malta, Austria, Spagna, Francia e Regno Unito.
Dalla rilevazione di Eurostat emerge che, per il 2011, la Germania occupa la posizione di vertice con un tasso del 63 per cento tra riciclo e trasformazione in compost dei rifiuti trattati. Il più alto ricorso all'inceneritore si registra in Danimarca (54 per cento) mentre nel compostaggio spicca l’Austria (34 per cento). Infine, per rifiuti conferiti in discarica il primato (davvero sbalorditivo) spetta alla Romania (99 per cento).
L’Italia può dare qualcosa in più per allinearsi con i Paesi europei più virtuosi. O almeno vale la pena guardare alle nostre best practice con più attenzione.


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