Risparmiare con il LED
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a cura di DoctorEnergyPlus



Un’immagine notturna dell’Europa presa da satellite può essere illuminante su quanto ci sia da fare per migliorare la cultura energetica del nostro Paese. L’Italia, infatti, risalta subito, tra le altre nazioni, proprio per l’eccessivo livello di illuminazione. E la luce visibile dallo spazio… è tutta energia sprecata. Eppure, quando si affronta il tema del risparmio energetico, l’illuminazione – nei suoi diversi ambiti di applicazione (interno ed esterno) e relativamente ai differenti soggetti che interessa (privati, aziende, condomini, enti pubblici, …) – resta un tema spesso trascurato. E questo, nonostante non sia (sempre) necessario intervenire in modo drastico con la rimozione o la sostituzione di tutti gli impianti esistenti. Spesso, al contrario, sarebbe sufficiente un (piccolo) intervento di base di efficientamento, come l’installazione di un timer, un crepuscolare, un sensore di movimento…

Un’altra soluzione in grado di dare un riscontro immediato riducendo i consumi dovuti all’illuminazione riguarda la nuova tecnologia a LED, che offre il vantaggio ulteriore di poter rispondere a differenti tipologie applicative. Permette inoltre di sostituire tutti i componenti attualmente in commercio, dalla banale lampadina al riflettore, dal faretto al tubo a neon. Guardato con diffidenza da molti, il LED è ormai un prodotto affidabile.
Non bisogna tuttavia sottovalutare un elemento: essendo il LED un componente elettronico, come tale va trattato. Nel suo utilizzo è bene affidarsi ad esperti del settore. Rispetto alle lampade tradizionali, il risparmio offerto dal LED (in funzione delle ore di utilizzo) può arrivare all’80 per cento. La stessa durata – 25 mila ore rispetto alle 12 mila del neon o alle 2 mila delle alogene – permette di ridurre i costi di manutenzione.

Ideale nelle zone illuminate per più di 8 ore al giorno (come uffici, aree esterne, piazzali, magazzini) e in sostituzione di lampade ad incandescenza e alogene o dove i cicli di accensione/spegnimento sono numerosi, il LED garantisce un rapido ritorno degli investimenti. Non emettendo calore e raggi ultravioletti, trova un ulteriore impiego ideale in utilizzi specifici come l’illuminazione di quadri e oggetti da vetrina.

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A partire da questo numero,
Nuova Energia inaugura
una collaborazione con DoctorEnergyPlus. Questa società, giovanissima per data di fondazione (2012),
è composta da un gruppo di esperti di lungo corso
del settore energy e ha come obiettivo la diffusione
di una “nuova cultura nell’uso dell’energia, con particolare attenzione al risparmio”. Una mission che
si concretizza nella realizzazione di impianti ad alto valore aggiunto tecnologico (solare termico, fotovoltaico, pompe di calore, …), nella fornitura di servizi di audit e consulenza, nell’efficientamento dei sistemi di illuminazione, nella razionalizzazione dei consumi energetici.

Proprio questa presenza sul campo è il valore aggiunto (in termini di esperienza) che
Nuova Energia intende valorizzare, presentando casi concreti in grado di dimostrare come la corsa verso l’efficienza energetica non sia necessariamente ad ostacoli. Né tanto meno sia una competizione riservata solo a grandi aziende o realtà industriali con budget milionari. Scopriremo che tante piccole e grandi opportunità si possono celare anche nei sotterranei di un garage aziendale, nell’androne di un palazzo, sul tetto di una cascina abbandonata…
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Le tipologie di intervento sull’esistente possono essere suddivise in relamping (prevede la sostituzione delle sole lampadine, faretti, tubi neon) e refitting (con la sostituzione dell’intero corpo illuminante). Ma per scendere ancora più nel concreto, ecco due recenti case history che abbiamo gestito direttamente come DoctorEnergyPlus.

L’intervento (di relamping) ha riguardato un’autorimessa multipiano, precedentemente illuminata 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno da 132 lampade con tubo a neon, per una spesa annua complessiva pari a 18 mila euro. È stata effettuata la totale sostituzione con tubi a LED, oltre ad un efficientamento nell’utilizzo dell’illuminazione stessa (adesso una parte dell’illuminazione rimane accesa solo per 12 ore, mantenendo comunque inalterati gli standard illuminotecnici). La spesa è stata così ridotta a 4.500 euro. Il risparmio generato ha permesso di ripagare il nuovo impianto in meno di due anni. L’intervento ridurrà inoltre il numero delle operazioni di manutenzione e i relativi costi del 75 per cento.

Come caso di refitting, citiamo l’intervento sulla illuminazione dello sbarco ascensori di un condominio milanese. I 48 faretti alogeni accesi 24 ore su 24, 365 giorni l’anno generavano una spesa di 3.000 euro. La sostituzione con i LED ha permesso di ridurre i costi a 350 euro. L’investimento si è ripagato in meno di un anno. Gli interventi di manutenzione e i relativi costi si sono ridotti del 92 per cento.