Essere o non essere hub
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di G.B. Zorzoli



Come è noto, la crisi economica ha influito negativamente sulla domanda di gas europea e italiana. Anche le prospettive per i prossimi anni non sono rosee. Jonathan Stern, uno dei massimi esperti mondiali, responsabile del programma gas dell’Oxford Institute for Energy Studies, nel suo intervento al convegno organizzato da WEC Italia il 27 novembre 2012 ha testualmente dichiarato: The overall picture for gas demand is very pessimistic both short term and up to 2020. (…) European gas demand will not return to 2010 levels till 2020; a complete change from pre-crisis, when we were expecting high demand growth.

Ancora più pessimista è la DG Energia della Commissione europea. Lo stesso European Network for Transmission System Operators for Gas (ENTSOG), il quale, come tutti gli operatori di reti, nel dimensionare i programmi di sviluppo assume ipotesi per la domanda che garantiscano margini sufficienti a evitare congestioni, nel suo piano 2010-2020 prevede nel decennio un incremento dei consumi di poco superiore al 10 per cento.

Molto più bassa è la crescita stimata per l’Italia nelle Previsioni di domanda energetica e petrolifera italiana 2012–2025, pubblicate dall’Unione Petrolifera a marzo 2012: più 4,5 per cento. Ancora inferiore la valutazione di Vittorio D’Ermo, direttore dell’Osservatorio energia dell’AIEE. [...]



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