E.ON sul mercato con una strategia verde
Torna al sommario del dossier

di Fausto Zanchi



Negli ultimi cinque anni ha aumentato la sua capacità da fonte pulita di oltre 10 volte, portandola dai circa 400 MW di fine 2007 agli oltre 4,2 GW attuali. Questa è già un’ottima credenziale per il Gruppo E.ON. Una scelta che trova testimonianza sotto il profilo industriale e commerciale. Per il primo, l’azienda tedesca è fortemente impegnata nello sviluppo delle rinnovabili in dodici Paesi (Europa e Nord America) con un ampio portafoglio di impianti da fonte eolica (onshore e offshore), solare (fotovoltaica e termica a concentrazione), idroelettrica e da biomasse.

In particolare, oggi è il terzo operatore al mondo nell’eolico offshore per capacità installata con oltre 467 MW. Un settore che vede la realtà E.ON particolarmente dinamica. Infatti, a fine ottobre, il Gruppo ha annunciato, insieme ai partner DONG Energy e Masdar, l’avvio della produzione di energia del più grande parco eolico offshore, London Array, situato sull’estuario del Tamigi – 20 chilometri al largo delle coste del Kent e dell’Essex – ed attualmente in fase di completamento: lo scorso 29 ottobre, infatti, sono entrate in azione le prime 152 turbine eoliche installate (su un totale di 175 programmate). Il parco coprirà una superficie di 245 chilometri quadrati e sarà realizzato in due fasi.

La prima coprirà un’area di 90 chilometri quadrati, con 175 aerogeneratori per complessivi 630 MW – sufficienti a soddisfare il fabbisogno di oltre 470 mila abitazioni – e per la quale il consorzio prevede il completamento entro la fine del 2012. Se poi sarà approvato lo sviluppo di una seconda fase, si aggiungerà la capacità necessaria per portare la potenza dell’impianto a un totale di 870 MW. [...]



L'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la redazione.
Telefono 02 3659 7125 e-mail Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo